Bachelet, ragazzi e genitori
«Covid? Speriamo in bene»

Tra gli studenti e le famiglie all’indomani della quarantena che l’istituto ha applicato a una classe con studenti positivi

l Covid non fa (molta) paura, all’istituto “Bachelet”: i tre casi positivi e l’isolamento di una classe non turbano l’umore di gran parte degli alunni, né dei genitori. All’uscita da scuola ieri – e, cioè, all’indomani dell’assemblea tenuta dalla preside per fare il punto della situazione – prevalevano consapevolezza e nervi saldi. Tra gli studenti, Luca Maggi, quinta indirizzo amministrativo (ex Ragioneria) rifletteva: «Le norme sono chiare e, all’interno dell’istituto, vengono correttamente applicate; facciamo il possibile per continuare a restare a scuola, evitando la didattica a distanza, che è un problema: rende meno e azzera le relazioni con professori e coi coetanei. Incrociamo le dita». Qualche papà, però, si inquietava: «Abbiamo saputo dei tre casi; non è che chiuderanno la scuola?». Tra le mamme, c’era chi ha osservato: «Tutti sembrano tranquilli, ma intanto i ragazzi vengono sottoposti a un sacco di interrogazioni e verifiche: un po’ strano, in questo periodo: è come se la scuola si portasse avanti, in previsione di dover chiudere tutto».

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