PaperManzoni turbolento e “spettinato”

Libri Il don Lisander formato Disney in un’avventura sospesa tra invenzione e realtà che comincia a Galbiate

In primis fu PaperDante, due anni fa, libro illustrato scritto dallo sceneggiatore Augusto Macchetto, disegnato da Giada Perissinotto e colorato da Andrea Cagol, pubblicato infine da Giunti Editore.

Il format comprendeva, oltre al lavoro dei trio, anche un paio di storie a fumetti, parodie provenienti dall’archivio Disney relative al “Sommo poeta”.

Visto il successo del primo tentativo, al trio - nel frattempo diventato quartetto, con l’aggiunta dell’altro disegnatore Lorenzo Pastrovicchio - è stata commissionata una nuova opera, PaperManzoni.

Come nel primo episodio, i paperi più famosi del mondo del fumetto “interpretano” personaggi realmente esistenti, con Paperino trasformatosi nel giovanissimo PaperManzoni.

La trama dell’opera si fonde tra invenzione e realtà, come dichiara lo scrittore Augusto Macchetto. «Quando si lavora con l’infanzia di personaggi vissuti così indietro nel tempo, i riferimenti storici non sono poi molti, con Dante erano praticamente inesistenti - dichiara - il mio obiettivo è stato quindi quello di scrivere una storia possibile, ovviamente di fantasia».

Il luogo in cui è ambientata la prima parte del racconto è reale, ed è “Cascina Costa” a Galbiate. Un tempo Manzoni visse qui, affidato alle cure della balia Caterina Panzeri. Oggi si trovano solo ruderi immalinconiti, per un edificio che meriterebbe più rispetto.

Nell’opera di finzione un giovane PaperManzoni torna nel luogo dove è stato svezzato e costruisce una bella amicizia col coetaneo Tonio.

È autunno, tutte le foglie sono cadute, tranne una. La strega Amelia pensa sia magica, quindi fa di tutto per recuperarla, rovinando le vacanze al giovane Manzoni.

Dopo qualche disavventura di troppo - causata principalmente dalla “strega che ammalia” - il ragazzino viene rispedito a Milano ma, prima di partire, promette a Tonio che la loro amicizia non finirà lì, una promessa che cercherà di mantenere a tutti i costi.

«Questa è una storia che parla di amicizia e di una promessa da mantenere - prosegue Macchetto - il carattere dei personaggi è ovviamente ispirato a quelli Disney di riferimento, un mix con quelli realmente esistiti. Mi è piaciuto immaginare un Manzoni spettinato, anche un po’ turbolento, un po’ come il giovane Paperino».

Un lavoro di squadra

Come per il progetto su Dante, anche PaperManzoni è stato un lavoro di squadra.

«È stato divertente lavorarci, anche perché questi sono incarichi che fanno un po’ tremare i polsi - conclude lo scrittore - devo comunque fare molti complimenti ai disegnatori e al colorista, è stata fatta una ricerca molto accurata sugli abiti, gli accessori e gli ambienti del tempo, le illustrazioni sono magnifiche».

Oltre al libro illustrato, il volume contiene anche “I promessi paperi”, parodia a fumetti Disney scritta da Edoardo Segantini e disegnata da Giulio Chierchini.

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