“I miserabili”: Branciaroli
nella città di Hugo

Teatro: questa sera e domani al Sociale di Como uno degli eventi “clou” della stagione di prosa

La grande prosa incontra la grande letteratura, questa sera e domani, 26 e 27 febbraio, alle 20.30, al Teatro Sociale di Como.

Sta per andare in scena uno degli eventi clou della Stagione Notte, ovvero “I miserabili” pièce tratto dallo sconfinato romanzo ottocentesco di Victor Hugo. Sul palco della sala comasca arriverà Franco Branciaroli, primo attore di consolidato carisma. L’interprete, che si cala nel ruolo ambizioso di Jean Valjean, non sarà solo.

Con lui, vedremo un cast ampio, con attori spesso impegnati in più ruoli: Alessandro Albertin, Silvia Altrui, Filippo Borghi, Romina Colbasso, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Valentina Violo.

Il cast si muoverà nella scenografia firmata da Domenico Franchi, che utilizza delle strutture mobili per agevolare i cambi di scena e coniugare la necessità di una ricostruzione degli ambienti della storia, senza cadere in un realismo eccessivo e datato. Andrea Viotti ha poi curato i costumi tra ricerca storica e invenzione. Le luci sono di Cesare Agoni, mentre le musiche sono firmate da Antonio Di Pofi. Ultimi ma non ultimi ricorderemo Luca Doninelli impegnato nella non facile operazione di adattamento e il regista, Franco Però.

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, assieme al CTB-Centro Teatrale Bresciano e al Teatro degli Incamminati. Assisteremo ad un allestimento ad una prova moltiforme. Sì, perchè il romanzo di Hugo (ciclopico nei suoi cinque tomi di complessive millecinquecento pagine) riesce a mescolare toni apparentemente opposti, tra il grande afflato storico, le vicende travagliate di anime umane complesse e i dilemmi etici.

Pubblicato nel 1862, il libro è ambientato a partire dalla Restaurazione post napoleonica fino al 1832. Per raccontarlo sul Palco, Doninelli e Andò hanno “asciugato” la narrazione, scegliendo di rappresentare sei scene in cui viene privilegiato un gruppo di personaggi fondamentali. Si va da Jean Valjean a Javert, da Cosette a Fantine ai malvagi Thénardier fino ai loro figli Eponime e Gavroche. Si privilegiano alcuni luoghi del romanzo, tra cui, ovviamente, la Parigi delle barricate. Al centro c’è, appunto, il personaggio, tra Bene e Male di Jean Valjean.

Di lui, Branciaroli ha affermato, in una recente intervista per La Provincia: «È una figura letteraria. Jean Valjean è raccontato dal narratore, piuttosto che essere, in sé, attore della propria vita. Hugo descrive, piuttosto che far parlare… Questo parlar poco di Jean Valjean sulla scena diventa, paradossalmente, un vantaggio e permette di supplire con l’utilizzo di un linguaggio fisico e teatrale. Valjean si circonda di un’aura di mistero e i suoi silenzi ne rendono ancora più incisive le parole».

Prepariamoci a sondare il mistero del personaggio e a gustare l’afflato storico del testo non senza uno sguardo attualizzante. Biglietti da 27 a 13 euro + prevendita. Info: 031/270170 e www.teatrosocialecomo.it.

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