I 150 anni di Aida
Concerto a Villa Gomes

Lecco Appuntamento alle 18 con la Filarmonica Giuseppe Verdi

Oggi alle 18 presso il Parco di Villa Gomes a Maggianico di Lecco, la Filarmonica Giuseppe Verdi di San Giovanni di Lecco, diretta dal maestro Mauro Bernasconi, chiuderà la manifestazione “I 150 anni di Aida” organizzata, con il contributo del Comune di Lecco, dall’Associazione Giuseppe Bovara e dalla Delegazione FAI di Lecco per festeggiare il 150mo anniversario della “prima europea” dell’Aida di Giuseppe Verdi nei luoghi che, nella seconda metà dell’Ottocento, hanno visto il librettista Antonio Ghislanzoni diventare un punto di riferimento per molti poeti, scrittori, artisti e musicisti scapigliati.

Il concerto, intitolato “Il trionfo di Aida – L’opera ottocentesca e la banda”, prevede l’esecuzione di brani tratti dall’Aida di Verdi (non mancherà la celebre Marcia trionfale che nel secondo atto accoglie il ritorno vittorioso di Radamès alla testa dell’esercito egiziano) e da alcune opere liriche di compositori strettamente legati a Ghislanzoni e a Maggianico, come il brasiliano Antonio Carlos Gomes per il quale Ghislanzoni ha scritto i libretti di Fosca e del Salvator Rosa, o come Amilcare Ponchielli al quale ha fornito i libretti del Parlatore eterno, de I Lituani e de I mori di Valenza.

L’aver affidato alla Filarmonica Verdi di San Giovanni, fondata nel lontano 1809, la conclusione dell’intera manifestazione che per tre giorni ha reso omaggio a un capolavoro che ha portato (e sta ancora portando) in giro per il mondo il nome del lecchese Ghislanzoni, è importante non solo perché la Filarmonica porta il nome del Cigno di Busseto, ma perché sono proprio le bande ad aver avuto, nell’Ottocento, un ruolo importante nella diffusione della musica operistica, cioè di quel genere musicale per il quale l’Italia, “il paese del belcanto”, era conosciuta e invidiata in tutto il mondo. Le bande, infatti, hanno consentito di portare l’opera (le sue sinfonie, le sue arie, i suoi intermezzi...), unitamente alla musica orchestrale e sinfonica, nelle piazze e nelle chiese delle città prive di teatri e dei paesini più piccoli e sperduti. Non è un caso che l’Ottocento sia stato il secolo d’oro per le bande che, peraltro, hanno svolto un importante ruolo aggregativo e socializzante, soprattutto in occasione di feste civili e religiose, oltre che educativo per tantissimi giovani che proprio lì hanno iniziato a suonare uno strumento musicale.

Ingresso libero. In caso di pioggia l’evento si sposterà nel Cinema Palladium a Castello di Lecco.

Roberto Zambonini

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