Fenomeno Nannini a Varese

Una rockstar “di provincia”

Ovazioni a Ville Ponti per la Gianna nazionale. Un po’ d’attesa, poi gli applausi. E il racconto dei suoi esordi nella provincia senese

Tutti in piedi entra la Nannini. Tra urla e applausi fa il suo ingresso nel mezzo di una vera e propria ovazione.

Chi fino a qualche minuto prima era composto nella sua poltrona si alza di scatto e omaggia l’ingresso della grande Gianna.

In ritardo di qualche minuto, come le grandi star, anche se il traffico della domenica pomeriggio di Varese ha dato il suo contributo, la rocker toscana si conquista, pantaloni neri e maglietta bianca, il calore del pubblico varesino che la ricompensa con applausi e risate anche mentre racconta la sua storia nata proprio nella provincia, quella senese.

«Credo nel valore del nascere in un paese più che in una provincia. Io sono più che di Siena di Fonte Branda, più di quel quartiere che della città. La tradizione popolare fa il futuro. Ma quell’ambiente mi stava stretto, mi legava troppo alla famiglia e io invece volevo scappare e volevo esprimermi con le mie cose a cui la mia famiglia non credeva».

La cantautrice toscana è protagonista dell’incontro di chiusura del Festival del Racconto alle Ville Ponti per ricevere il premio “Le Parole della Musica”, organizzato dal Premio Chiara in collaborazione con il Club Tenco e sostenuta da Enel Spa.

E a proposito di racconto Gianna dice: «Racconto delle emozioni visive. Vedo attraverso le corde vocali più che attraverso il racconto letterario. Mi dilungo a volte: quando mi vengono i testi tutto d’un fiato io non so come faccio a farli». E.Bot.

© RIPRODUZIONE RISERVATA