Da Harry Potter
a don Lisander

Beatrice Masini, Premio Manzoni 2013 al romanzo storico: «Bella esperienza»

Lecco

Beatrice Masini, con il romanzo “Tentativi di botanica degli affetti” (Bompiani), ha vinto la nona edizione del Premio Internazionale “Alessandro Manzoni- Città di Lecco” per il romanzo storico. Il riconoscimento le verrà consegnato al Teatro della Società, sabato 19 ottobre alle ore 17.

Le motivazioni della Giuria, presieduta da Marco Collura, sottolineano che “l’autrice si ricollega a una tradizione che si riconosce nel nome di Manzoni e che fa onore alla letteratura europea”.

Traduttrice italiana di Harry Potter, Beatrice Masini è alla sua prima esperienza nel campo della narrativa “per grandi”. Ha, infatti, una lunga militanza nella narrativa per bambini e ragazzi, dove ha vinto premi prestigiosi, e quel non piccolo particolare che la vede strettamente legata alla figura del maghetto per eccellenza. L’abbiamo sentita mentre si trovava a Francoforte al Salone del libro e le abbiamo chiesto, innanzitutto, che effetto fa vincere un premio intitolato ad Alessandro Manzoni.

«Accanto alla legittima soddisfazione, mi sembra si sia chiuso un cerchio. E’ inutile nascondere che quando ho cominciato a scrivere il romanzo mi sono posta il “problema” Manzoni. I luoghi entro i quali avviene la narrazione rimandano al grande scrittore, se poi si aggiunge il fatto che io vivo a Brusuglio è evidente che l’ombra di Don Lisander aleggiasse ovunque. Non era mia intenzione scomodarlo, avrei voluto lasciarlo riposare, ma la sua “presenza” è troppo importante per ignorarla. D’altra parte per scrivere il romanzo ho letto molto su di lui e sulla sua famiglia per cui sia i luoghi che alcune coincidenze, come l’amore di uno dei protagonisti per la botanica, rimandano inevitabilmente proprio a Manzoni».

E veniamo ad Harry Potter. E’ divertente pensare che il Premio Manzoni l’abbia vinto una scrittrice che ha contribuito a farci conoscere l’occhialuto maghetto. «Tradurre e scrivere romanzi sono due cose completamente diverse. Quando si traduce ci si mette al servizio della scrittura altrui, come mi è successo nel caso di Harry Potter. Io poi non sono una fanatica del fantasy ma è stato un incarico molto interessante, che è diventato un pezzo del mio patrimonio professionale. Ogni esperienza serve a migliorarci e a scrivere si impara scrivendo».

Torniamo al romanzo ed a Bianca la protagonista, un personaggio nato dalla creatività della Masini. «Posto che la storia è ambientata nell’Ottocento, Bianca è una giovane donna molto evoluta per i suoi tempi; lavora, viene retribuita e mostra nella sua professionalità una marcia in più, cosa che invece non si può dire per quanto riguarda la sfera degli affetti».

Gianfranco Colombo

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