Ponte Cesare Cantù chiuso per verifiche. Transito vietato a partire dal 24 gennaio

Calolziocorte Il Politecnico di Milano eseguirà valutazioni anche con l’utilizzo di droni. Inaugurato il 13 febbraio del 2009, i controlli per garantire piena funzionalità e sicurezza

Per quattro giorni, il ponte Cesare Cantù chiuderà.

Il transito lungo i 220 metri che collegano la sponda di Calolziocorte con quella di Olginate saranno vietati dal 24 al 27 gennaio, in orario diurno, dalle 9 alle 17. Nel resto delle ore, invece, le auto potranno circolare regolarmente.

La chiusura, come viene spiegato in un preavviso di ordinanza emesso alla Provincia di Lecco, servirà ad effettuare l’«esecuzione di controllo e verifiche strutturali del ponte».

Le tempistiche

I tempi necessari per effettuare i controlli, precisano in Provincia, dovrebbero essere più brevi. Si parla di due, massimo tre giorni. Tuttavia, per evitare di dover emettere una seconda ordinanza per allungare la chiusura, con i controlli in corso, si è preferito agire in maniera preventiva, predisponendo un’interruzione più lunga, in modo da poter poi riaprire in anticipo se, come si spera, le verifiche dovessero richiedere meno tempo di quanto programmato.

La chiusura del ponte e l’affidamento dei controlli al Politecnico di Milano non sono un fulmine a ciel sereno. Già a novembre, Villa Locatelli aveva preavvisato che di lì a poco sarebbero stati assegnati incarichi di controllo sul viadotto che sorge lungo la Sp 74 e che ormai si avvicina ai 14 anni, essendo stato inaugurato il 13 febbraio 2009.

Ad eseguire i controlli, con un incarico contrattuale pari a poco meno di 28 mila euro, il Politecnico di Milano.

Rilievi e prove tecniche

I professionisti dovranno eseguire una valutazione tecnica specializzata sul grado di manutenzione della struttura, in particolare sulle quattro antenne in calcestruzzo armato con un’altezza dal piano viabile di metri 30, oltre ad eseguire una ricognizione visiva in quota dei traversi reticolari di collegamento delle antenne.

Più nello specifico, saranno eseguiti rilievi geometrici del ponte nella configurazione attuale utilizzando un drone e altra strumentazione topografica. Si controlleranno gli ancoraggi degli stralli in corrispondenza della sommità delle pile (ricorrendo a una piattaforma elevatrice) e degli impalcati ma saranno verificati anche i traversi reticolari in acciaio di collegamento tra i fusti delle antenne. Le analisi prenderanno in considerazione gli appoggi e controlleranno gli spostamenti. Verranno anche effettuate prove di carbonatazione del calcestruzzo (vale a dire degradazione del calcestruzzo ad opera dell’anidride carbonica) e verifiche sulle tensioni applicate agli stralli e alle armature post tese.

I controlli del Politecnico prevedono anche verifiche della pavimentazione stradale, dei cordoli, delle barriere e dei giunti così come esami per capire come reagisce la struttura nelle normali condizioni di esercizio al transito di automezzi o per le sollecitazioni del vento.

Nel suo complesso, spiegano dall’ufficio provinciale, le verifiche sono finalizzare «a garantire la piena funzionalità ed efficienza del ponte in ragione del notevole flusso di mezzi che quotidianamente lo percorrono» e quindi «per garantire la completa sicurezza a tutti i mezzi in transito».

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