L’autosilo trasformato in albergo dei disperati

Calolziocorte Lenzuola usate come separè, mensole e armadi improvvisati tra ciabatte e rifiuti

Di notte, dopo il quotidiano via vai di persone che salgono e scendono da treni e pullman, il parcheggio interrato, l’eterno incompiuto che si trova sotto l’area dell’interscambio, si anima. E diventa un rifugio per disperati.

Almeno due o tre senzatetto che oramai abitano lì in pianta fissa. Più altri che passano lì qualche notte, e poi se ne vanno altrove: impossibile dire quanti siano.

Si tratta di uomini, stranieri che hanno fatto di questo spazio, (in barba alle reti posizionate dall’amministrazione comunale che dovrebbero chiudere gli ingressi), la loro casa, con tanto di lenzuola usate come separé, cataste di libri e avanzi di cibo disseminati ovunque.

Un rifugio sudicio e indecoroso per chi è costretto a viverci. E una vergogna per l’intera città.

È una situazione nota al comune di Calolziocorte, che ha provato senza successo ad avvicinare gli abitanti abusivi per fornire assistenza; uno stato di degrado noto pure alle Forze dell’ordine.

Ma presto ai disperati arriverà lo sfratto, perché il parcheggio verrà completato e messo in uso, riqualificando finalmente la zona. Questa, almeno, la promessa del sindaco Marco Ghezzi.

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