calolzio, Automobili prese a calci e pugni
«Di fronte a certi atti non si può tacere»

Calolziocorte La segnalazione dei vandalismi sui social in via alvi di un residente, almeno tre mezzi colpiti Perfetto: «Non ho sporto denuncia, non sarebbe servito, ma vorrei che non si restasse passivi»

Vandalismi in via Calvi, all’altezza della pasticceria. Almeno tre le auto danneggiate da ignoti nella tarda serata di mercoledì, attorno alle 22.

A prendere le automobili a calci e pugni, colpendole anche con bottiglie di birra i cui cocci sono poi stati ritrovati a terra, ignoti che si sono dileguati prima che, dagli appartamenti qualcuno scendesse in strada ad affrontarli.

Portelloni ammaccati

A denunciare l’accaduto, sulla pagina Facebook di Sei di Calolzio se..., Gianluca Perfetto che, l’indomani mattina, svegliatosi, ha ritrovato la sua automobile con diversi “bolli” sul portellone posteriore o sulla portiera.

«Oltre alla mia auto - racconta - sono state danneggiate, in base a quello che ho potuto vedere, almeno altre due automobili che erano parcheggiate accanto alla mia».

Per denunciare l’accaduto, Perfetto ha quindi deciso di presentarsi alla caserma dei carabinieri dove, tuttavia, non ha poi sporto denuncia perché si è reso conto che, alla fine, non avrebbe né ottenuto un risarcimento né convinto le forze dell’ordine a potenziare i controlli delle strade cittadine durante la tarda serata o di notte.

«Ho deciso di rendere pubblico quello che mi è accaduto - spiega - perché vorrei sensibilizzare le persone su un problema sempre più diffuso. Confrontandomi anche con altri che vivono in zona (io arrivo da Napoli e abito qui da pochi mesi) ho colto una certa rassegnazione. Ritengo tuttavia che, di fronte a certi atteggiamenti, davanti a danneggiamenti come quelli subiti dalla mia auto, non si possa restare passivi. Solo se si reagisce, c’è la speranza di poter cambiare le cose ed evitare che episodi come quello dell’altro giorno si ripetono in futuro».

Purtroppo, ultimamente i casi di questo tipo si stanno moltiplicando.

Giusto in mese fa, ad essere prese di mira erano state le numerose fioriere dell’arredo urbano, collocate in corso Dante e in via Galli. Ignoti, sicuramente ragazzini, sapendo che quelle due strade non sono controllate dalle telecamere, si erano sfogati sulle piantine, strappate dai vasi e gettate a terra.

L’elenco è lungo

Ancora prima, all’inizio di dicembre, la cronaca aveva registrato l’incursione e i vandalismi ai danni dell’ex Legler di via Battisti, in corso di ristrutturazione da parte del privato che lo ha acquistato, i cui muri erano stati imbrattati e dove qualcuno aveva anche tracciato svastiche e croci celtiche. Pochi giorni prima, a fine novembre, un altro episodio inquietante: nella zona del Conad, tra le vie Lavello e Resegone, ad alcune auto, almeno tre, erano state tagliate le gomme.

Una serie di episodi, insomma, da cui è facile dedurre come, da una certa ora in poi, nelle strade cittadine, in mancanza di controlli e passaggi da parte delle forze dell’ordine, entrino in azione sbandati che, per ora, hanno fatto solo piccoli danni ma che, prima o poi, potrebbero anche alzare il tiro e creare problemi molto più gravi.

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