Addio a Cornelia. Con i suoi 103 anni era la donna più longeva di Calolzio

La notizia della sua morte ha commosso tutti. Era stata staffetta partigiana e apprezzata insegnante

Staffetta partigiana, insegnante e donna più longeva della città. È morta all’età di 103 anni, Cornelia Torri, vedova Bonardi e ieri, è stato il giorno dell’addio con il funerale officiato nella chiesa parrocchiale di Foppenico. A piangerla, i figli Fabio e Claudio, le nuore Paola e Maria Luisa, gli affezionati nipoti Anna e Marco. Ma la notizia della morte della super nonna ha sollevato grande commozione in tutta Calolzio.

Cornelia Torri viveva da alcuni anni nella casa di riposo “Madonna della Fiducia” di Foppenico, e sempre qui, riceveva anno dopo anno, gli auguri ufficiali che l’assessore ai Servizi sociali Celestina Balossi e il sindaco Marco Ghezzi portano personalmente ai decani della città, diventando la protagonista della festa che la struttura riserva agli ospiti che raggiungono traguardi di vita così importanti. E la vita della calolziese è stata segnata da tanti avvenimenti importanti, che con vivida memoria non perdeva occasione di raccontarli all’assessore Balossi.

Nata subito dopo la fine della Prima guerra mondiale, e suo padre, Giuseppe Torri era stato podestà di Calolzio per diversi anni, mentre la donna da giovanissima era stata staffetta partigiana durante il secondo conflitto mondiale, portando cibo ogni giorno al fratello Tarcisio e agli altri partigiani che avevano trovato rifugio nei boschi di Lorentino. Aveva lavorato come insegnante di applicazioni tecniche alla scuola di Avviamento, insegnando a cucire, ricamare e lavorare a maglia, a diverse generazioni di ragazze e poi insegnando in diverse scuole medie della provincia, da Mandello a Olginate, da Civate a Calolziocorte fino alle scuole di Lecco a Maggianico e Belledo. Ancora oggi in molti la ricordano con affetto, come un’insegnante paziente e valida.

L’assessore Balossi commenta: «Mi è spiaciuto tantissimo apprendere la notizia della morte di Cornelia, mi ero molto affezionata a lei».

© RIPRODUZIONE RISERVATA