«A Pescate solo senza auto»

Il sindaco vieta gli ingressi

Dante De Capitani annuncia un’ordinanza restrittiva per evitare l’assalto di chi viene da altre province

«Chi vuole venire a Pescate a fare attività motoria o sportiva, parta in bicicletta o a piedi dalla propria abitazione, e l’automobile la lasci nel garage. Non vogliamo code di auto sulla strada, che portano frotte di persone provenienti da fuori provincia potenziali contagiati e non vogliamo l’invasione nei parchi e sulla pista, come effetto della superficialità delle FAQ ministeriali »

Anche il sindaco Dante De Capitani sta studiando provvedimenti per porre un freno alla possibile invasione di persone, che potrebbe scatenare la Fase 2 a partire da oggi, lunedì 4 maggio. L’intenzione è quella di emettere un’ordinanza e di vietare l’accesso alle auto che provengono da altre province. Come spiega. E illustra i suoi timori: «Per effetto di questa bizzarra interpretazione, tutti i Lombardi possono prendere l’automobile o i mezzi e venire qui sul lago e monti a svolgere attività motoria e sportiva. Permettendo quindi a frotte di milanesi, bergamaschi, bresciani e così via, costretti in casa da due mesi, di prendere d’assalto le nostre sponde a lago e montagne creando serpentoni di automobili come nei normali weekend estivi e primaverili». Un rischio che De Capitani non vuole correre. «Vorrebbe dire ritrovarci tutta la casistica di questo mondo: dall’ex contagiato appena guarito, all’ex quarantenato in crisi di sole, dall’asintomatico col raffreddore. E quindi i nostri pazienti concittadini, da settimane privati della passeggiata sul lago , saranno costretti alla convivenza con frotte di cittadini metropolitani col record di contagi in Italia. Dovrei esporli a casi di contagio così prevedibili?». Da qui la necessità di emanare un’ordinanza dal contenuto restrittivo. « Potrà venire a Pescate a fare attività motoria o sportiva solo chi arriverà muovendo le gambette e non muovendo una leva o pigiando un tasto. Non faremo entrare macchine da fuori».

Decisione contestata dal consigliere Roberto Redaelli che commenta: «Non mi sembra un provvedimento logico per risolvere un problema. Se si vogliono evitare orde di persone da altri paesi,e questo è condivisibile, la soluzione è chiudere la ciclabile ai non residenti, così come già si era fatto in passato ad inizio contagio. Quello del vietare il “parcheggio” ai forestieri che arrivano in auto è un palliativo, perché basterebbe parcheggiare nel paese limitrofo per poi comunque giungere a piedi a Pescate con sforzo prossimo a zero. Quindi, così, si è punto a capo».

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