Usa/Sanità,i democratici lavorano al testo finale della riforma

Usa/Sanità,i democratici lavorano al testo finale della riforma Aborto, tasse e public option i nodi principali da risolvere

New York, 22 dic. (Apcom) - Il voto finale ancora non c'è stato ma dopo il test cruciale di domenica notte nel partito democratico sono già iniziate le manovre per appianare le differenze tra la riforma della sanità approvata dalla Camera e quella che il Senato si appresta a varare giovedì. Un compito tutt'altro che facile perché i due testi hanno profonde differenze, in particolare sulla "public option" (l'ingresso dello Stato nel mercato assicurativo), sulle tasse con cui finanziare il piano e sull'aborto.In Senato sono attesi anche per oggi due voti procedurali che dovrebbero confermare la maggioranza di 60 voti che i democratici sono riusciti a portare in aula due giorni fa segnando una "vittoria storica", come l'ha definita Barack Obama che è rimasto alzato fino all'una e mezza di notte per vederla. Il voto finale in Senato dovrebbe arrivare il 24 (forse proprio in serata) ma ora gli occhi sono puntati su cosa succederà dopo. Le ipotesi sono due: la creazione di una commissione bicamerale (che può avere anche 100 membri al suo interno) e che stenda il testo finale "fondendo" le due versioni o un voto della Camera che accolga, o modifichi ulteriormente la legge del Senato.Il braccio di ferro nel partito è in queste ore tutto sull'aborto. I conservatori democratici della Camera sono infatti riusciti a escludere dalla loro versione qualunque finanziamento pubblico alle compagnie assicurative che includano tra le prestazioni rimborsabili anche le interruzioni di gravidanza. Al Senato invece, dopo settimane di trattative, i fondi sono rimasti anche se vincolati a una netta separazione: le compagnie devono cioè dividere i soldi pubblici da quelli usati per i rimborsi degli aborti.Le altre differenze principali riguardano poi le tasse e l'"opzione pubblica". "I due testi sono uguali al 95%", ha detto ieri Obama cercando di buttare acqua sul fuoco e facilitare le trattative, "che ci sia una public option o meno nel testo finale se gli americani non avranno un'assicurazione daremo d'ora in poi la possibilità di averne una a prezzi accettabili".

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