Pd/ Bersani vince col 53%, esordio a Prato da 'leader anti-crisi'

Pd/ Bersani vince col 53%, esordio a Prato da 'leader anti-crisi' Franceschini sotto di quasi 20 punti. Marino oltre il 10%

Roma, 26 ott. (Apcom) - I risultati non sono ancora definitivi perchè le procedure sono complesse e ci lavorano i volontari del Pd, ma una cosa ormai è certa, Pier Luigi Bersani è il nuovo segretario del Pd perchè ha ottenuto il 53 per cento dei voti alle primarie. Dunque è saldamente sopra la soglia del 50 e non sarà necessario ricorrere ad alcun ballotaggio, come temuto da molti prima del 25 ottobre. Per il suo esordio da leader l'ex ministro dei Governi Prodi ha scelto di andare a Prato a parlare di crisi economica in una zona dove il tessile è in grande difficoltà.Mentre a Roma nella sede del Pd vengono forniti gli ultimi dati sullo scrutinio delle primarie che è fermo al 73%, 7mila e 100 seggi circa. Un dato che conferma per Dario Franceschini più o meno gli stessi voti dei congressi nei circoli, il 34,4, con un distacco di quasi venti punti. Ignazio Marino invece vola oltre il dieci per cento, grazie soprattutto ai consensi raccolti nel Nord. Bersani fa il pieno in Sardegna, Calabria e Molise e Campania, Franceschini supera il 40 solo in Sicilia, dove però mancano ancora più di metà dei seggi da scrutinare e in Puglia.A rilento le operazioni in Umbria, i dati forniti dall'organizzazione nazionale del Pd dicono che è ferma al 24% dei seggi, completato invece lo spoglio in Piemonte, Liguria, Sardegna, Veneto, Basilicata, Valle D'Aosta, Trento e Bolzano. Soddisfazione dal partito per l'affluenza degli elettori, quasi tre milioni infatti hanno risposto all'appello dei candidati e sono andati ai gazebo per scegliere il nuovo leader del Pd. Quanto ai risultati dei segretari regionali dal primo quadro emerso i candidati di Bersani sono in testa nella maggioranza delle regioni, ballottaggi probabili solo in Sicilia, Lazio e Veneto.Bersani per il suo primo giorno da segretario ha scelto di andare a Prato a parlare della crisi economica in un'azienda tessile da dove ha lanciato un appello a Tremonti e Berlusconi a venire in Parlamento per discutere delle misure da adottare. Il neoleader si è dunque lasciato alle spalle le vicende organizzative almeno per 24 ore, visto che da domani non potrà sfuggire al tema della gestione e dei rapporti con le minoranze. Oggi la prima grana è stata quella del 'quasi' abbandono di Francesco Rutelli, (per quanto corretto dal diretto interessato), a lui Bersani si è rivolto così: "Dopo la spinta e l'incoraggiamento ricevuto ieri dalle primarie non credo voglia sottrarsi a questa sfida".

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