Orvieto, ordinazione sospesa: diacono si lancia nel vuoto

Orvieto, ordinazione sospesa: diacono si lancia nel vuoto Il vescovo: Stop dalla Santa Sede. No comment dal Vaticano

Roma, 1 dic. (Apcom) - Si è ucciso gettandosi nel vuoto da 30 metri di altezza, lanciandosi dalle mura medioevali di Orvieto. È morto così, ieri sera, Luca Seidita, 29 anni, diacono addetto alla segreteria vescovile della diocesi di Orvieto-Todi. Era originario di Casarano, nel Leccese, e doveva diventare presbitero il 7 dicembre. Il suo corpo è stato trovato da un passante.I carabinieri di Terni, intervenuti sul posto, non hanno dubbi sulla volontarietà del suicidio. Sul cadavere non ci sono segni di violenza, ma soprattutto in una lettera trovata sul suo computer il giovane annuncia esplicitamente di volersi togliere la vita. Dalle sue parole emerge una situazione di sconforto, dovuta forse anche alla morte del padre, avvenuta poco tempo fa, alla quale nell'ultimo messaggio si fa un riferimento.Ma il suicidio del giovane coincide anche con la decisione della diocesi di sospendere la sua ordinazione sacerdotale. Sempre ieri, infatti, poche ore prima del tragico gesto, il vescovo di Orvieto-Todi Giovanni Scanavino aveva comunicato alla stampa che l'ordinazione di Seidita era "stata sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede. Le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e di discernimento ecclesiale. Preghiamo perché Don Luca si possa presto riprendere da questa nuova grande prova", si leggeva nel comunicato.Per il momento il Vaticano non ha commentato la notizia.

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