Fed/ Bernanke cauto su ripresa, crescita "modesta"nel 2010

Fed/ Bernanke cauto su ripresa, crescita "modesta"nel 2010 Presidente Banca Centrale indica che tassi resteranno ai minimi

New York, 7 dic. (Apcom) - Il presidente della Federal ReserveBen Bernanke ha detto che con un debole mercato del lavoro e irubinetti del credito ancora stretti la crescita economica degliStati Uniti l'anno prossimo sarà "modesta". Il numero uno dellaBanca Centrale americana lo ha detto oggi durante un discorsoall'Economic Club di Washington. "Sebbene abbiamo cominciato avedere qualche miglioramento nell'attività economica, dobbiamoancora fare molta strada prima di essere sicuri che la ripresasia in grado di alimentarsi da sola"."Le previsioni economiche sono soggette a grande incertezza", ha proseguito, "ma la mia previsione a questo punto è che continueremo a vedere una modesta crescita economica il prossimo anno, sufficiente ad abbassare il tasso di disoccupazione, ma ad un ritmo più lento di quello che vorremmo".Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso inaspettatamente al 10% in novembre e i posti di lavoro perduti sono calati al livello più basso da quando la recessione iniziata nel dicembre 2007. Il banchiere ha detto che il mercato del lavoro, "sebbene non più in contrazione al ritmo visto nel 2008 e all'inizio di quest'anno, rimane debole".Per quanto riguarda i tassi di interesse Bernanke ha detto che la Federal Reserve continuerà a mantenerli al livello attuale "per un periodo prolungato". Seguiamo con attenzione gli sviluppi dell'economia, ha detto, "ma continuiamo a guardare ad un periodo prolungato per l'attuale livello dei tassi".La Federal Reserve ha da un anno ancorato i tassi di interesse sui fed funds ad un target vicino allo zero, il minimo storico. Il Fomc, il comitato responsabile della politica monetaria della Banca Centrale, si riunirà i prossimi 15 e 16 dicembre. Non sono previste variazioni.Del resto l'inflazione negli Stati Uniti "resterà bassa ancora a lungo", ha detto Bernanke, e potrebbe anche "scendere ulteriormente rispetto ai livelli attuali". L'assenza di spinte inflazionistiche non rappresenta per la Fed un incentivo ad alzare i tassi nel breve periodo.

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