Cucchi/ Dipartimento antidroga si costituirà parte civile

Cucchi/ Dipartimento antidroga si costituirà parte civile Giovanardi: tossicodipendente devono essere curati, non detenuti

Roma, 1 dic. (Apcom) - Il dipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio, sentito il parere dell`ufficio legislativo della presidenza, si costituirà parte civile nei confronti dei medici dell`ospedale Pertini di Roma nel processo per la morte di Stefano Cucchi all`apertura del dibattimento, qualora il gup decidesse di accogliere le richieste dei pubblici ministeri Barba e Loi.Lo annuncia in una nota il sottosegretario Carlo Giovanardi. "I trascorsi di tossicodipendenza di Stefano Cucchi, causati dall`uso di cannabinoidi, cocaina ed eroina, i 17 accessi al pronto soccorso nei precedenti 10 anni - si legge in una nota - a causa di ripetute ferite, contusioni e fratture, le crisi di epilessia e il fatto, ampiamente diffuso dalla stampa, che nel momento del ricovero fosse sotto peso, in condizioni cliniche scadute, brachicardico, con alterazioni della funzionalità epatica e pancreatica, avrebbero dovuto responsabilizzare i medici nella cura di un soggetto debole, fragile, vittima della droga"."Con questa scelta - conclude Giovanardi - il Dipartimento conferma la linea del Governo in tema di droga, laddove si ritiene che i tossicodipendenti, anche se hanno commesso reati di non particolare gravità, debbano essere curati e riabilitati presso Sert e comunità piuttosto che essere ristretti in carcere, dove comunque lo Stato ha il dovere di garantire il loro diritto alla cura".

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