Crisi/ Una famiglia su 4 spende più di quanto guadagna

Crisi/ Una famiglia su 4 spende più di quanto guadagna Acri: Il 38% consuma tutto il reddito. Ma risparmiatori aumentano

Roma, 28 ott. (Apcom) - Una famiglia su quattro spende più di quanto guadagna. È il dato preoccupante evidenziato da una ricerca realizzata dall'Acri (con l'Ipsos) in occasione della Giornata mondiale del risparmio. Nel corso dell'ultimo anno, però, il numero di quelli che consumano più di quanto incassano è calato, per la prima volta dal 2004: sono infatti il 25% degli italiani, contro il 27% del 2008. Tra queste famiglie, in particolare, rimane costante la quota di quelle che ricorrono ai risparmi accumulati (18%), mentre diminuisce la percentuale di quelle che hanno chiesto prestiti (sono il 7%, erano il 9%).Rimane costante rispetto all'anno scorso, invece, la quota di persone che consumano tutto il reddito (38%), mentre aumenta il numero di quelli che riescono a risparmiare: il 37%, 3 punti percentuali in più rispetto al 2008. Il Nord-est, in particolare, si conferma l'area con la maggior concentrazione di famiglie in grado di accumulare risparmio; un aumento considerevole c'è anche al Centro, dove si passa dal 30% al 39%.Nel 2009, quindi, "le famiglie italiane hanno risparmiato di più e si attendono un miglioramento nel 2010, con rimarchevoli differenze rispetto al 2008". In questa situazione di miglioramento della capacità di risparmio e di maggiore fiducia verso il futuro, infatti, il numero di quelli che ritengono di riuscire a risparmiare di più in futuro (il 19% degli italiani) è in crescita del 4%, mentre diminuisce di 6 punti la percentuale di cittadini che temono di non riuscire a risparmiare altrettanto nei prossimi dodici mesi (sono il 38% contro il 44% del 2008 e il 42% del 2007).Gli italiani con crisi "grave o moderata" di risparmio - sottolinea lo studio dell'Acri - si trovano maggiormente al Centro e al Sud, nei centri abitati di medio-grandi dimensioni, fra gli operai e i non occupati. Quelli con il risparmio in discesa sono soprattutto nel Nord-est, fra i giovani e i lavoratori dipendenti, ma anche fra gli imprenditori e i liberi professionisti, "in una quota non trascurabile". Tra chi "galleggia" ci sono molti pensionati, mentre quelli che segnalano un risparmio positivo o in risalita sono più spesso nel Nord-ovest e hanno un lavoro "direttivo".Gli italiani, comunque, "sono un popolo di risparmiatori e ingenere ne sono consapevoli (il 48% dei cittadini ritiene che inItalia si risparmi più che nel resto d'Europa, il 33% che sirisparmi meno)". Sebbene molti in questi ultimi dodici mesi non abbiano risparmiato e ritengano di non riuscire a farlo neanche nei prossimi, la propensione al risparmio rimane molto elevata (l'87% vorrebbe risparmiare). Le aspettative di un miglioramento generale della situazione "sembrano peraltro limare il numero di coloro che vivono con ansia il fatto di avere risparmi modesti: se l'87% degli italiani vorrebbe risparmiare, di questi il 40% non vive tranquillo senza risparmi (era il 42% nel 2008) e il 47% (era il 45%) vorrebbe risparmiare ma senza eccessive rinunce". Soltanto un italiano su 10, quindi, preferisce godersi la vita piuttosto che mettere da parte risorse per il futuro.

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