Crisi/ Manovra da 20 mld, 11 mld nel 2012. Stretta su pensioni

Crisi/ Manovra da 20 mld, 11 mld nel 2012. Stretta su pensioni A studio anzianità oltre 40 anni. Monti illustra misure a Ue

Roma, 29 nov. (TMNews) - Si profila, come anticipato ieri da TMNews, una manovra complessiva da circa 20 miliardi comprensivi dei 4 miliardi della delega fiscale già previsti dall'ultimo decreto di correzione dei conti. Al netto delle risorse della clausola di salvaguardia si tratta di un nuovo aggiustamento pari a 16 miliardi in due anni, di cui 11 dovrebbero essere concentrati sul 2012 e altri 5 nel 2013. Una cifra che dovrebbe consentire il conseguimento del pareggio di bilancio fra due anni come concordato con l'Europa. Sull'entità della manovra continua a pesare l'incognita Pil: se la crescita dell'economia italiana sarà, come ampiamente prevedibile, più bassa rispetto allo 0,6% stimato a settembre allora la correzione potrebbe lievitare ulteriormente e superare i 25 miliardi. A pesare anche il maggior onere per la spesa degli interessi sul debito dovuto all'aumento dei tassi.In questo caso, però, resta da capire se il premier Mario Monti vorrà varare un unico decreto 'pesante' o preferirà dividerlo in una o più tranche. Intanto, tra oggi e domani il presidente del Consiglio e titolare del Tesoro illustrerà le linee guida del pacchetto di interventi ai ministri delle Finanze europei. Bruxelles ha comunque già tratto le sue conclusioni dopo la visita degli ispettori delle scorse settimane e di quella del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn. Il rapporto conclusivo che verrà presentato a Monti chiederà a Roma misure aggiuntive per 11 miliardi di euro, mentre il premier insisterà con l'Europa perchè conceda all'Italia la sterilizzazione della mancata crescita. Una sorta di 'sconto' per evitare una nuova stangata che deprimerebbe ulteriormente l'economia.Una volta ottenuto il responso dalla Ue spetterà all'esecutivo - ormai con la squadra al completo con il nuovo viceministro all'Economia Vittorio Grilli - nei pochi giorni che restano da domani a lunedì della prossima settimana (giorno in cui è previsto il varo anche se non si esclude un'accelerazione) scaldare i motori per lo sprint finale. Il governo sarà impegnato nel confronto con i diversi leader politici e con le parti sociali (secondo le ultime indicazioni si ragiona su un incontro con sindacati e imprese venerdì o lunedì prossimi), mentre i tecnici dovranno tradurre in norme i macro-capitoli sui quali si intende intervenire.Al momento sono confermati gli interventi sulla casa (con il ritorno dell'Ici e la rivalutazione delle rendite catastali) e le pensioni. Sulla previdenza si ragiona sul blocco dellaperequazione automatica (l'adeguamento al costo della vita che scatta ogni gennaio) e la revisione delle aliquote per eliminare le disparità tra le diverse categorie. Dovrebbe arrivare poi l'anticipo al 2012 dal 2013 dell'aggancio dell'età di pensionamento alla speranza di vita e potrebbe aumentare la soglia minima dei 40 anni di contributi necessari per la pensione di anzianità indipendentemente dall'età anagrafica. Sul tavolo anche l'applicazione del contributivo, nella forma pro-rata, per tutti. Non è escluso che anche l'accelerazione dell'aumento a 65 anni dell'età per la vecchiaia delle donne del settore privato. Nel menù delle ipotesi anche un nuovo aumento dell'Iva, una stretta sull'uso del contante, le liberalizzazioni e interventi per le infrastrutture e l'ambiente. Resta incerta la patrimoniale. Accanto ai sacrifici il governo intende varare anche qualche beneficio: tra si valuta su un possibile taglio di qualche punto del cuneo fiscale alle imprese e su sgravi Irap sul costo del lavoro. Invece, riforme complessive su pensioni, fisco e lavoro sono rimandate all'inizio del prossimo anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA