Berlusconi/ Schifani: Si interrompa spirale aggressività verbale

Berlusconi/ Schifani: Si interrompa spirale aggressività verbale "Storia insegna che può trasformarsi in violenza fisica"

Roma, 15 dic. (Apcom) - La violenza verbale può trasformarsi in violenza fisica: lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani, intervenendo nell'aula del Senato subito prima del ministro dell'Interno Roberto Maroni che sta svolgendo l'informativa sull'aggressione subita da Silvio Berlusconi a Milano. "Prima di dare la parola al ministro dell'Interno non posso non far mie le parole pronunciate dal capo dello Stato - ha affermato Schifani - sull'aggressione subita nel pomeriggio di domenica dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al quale rinnovo oggi gli auguri di una pronta guarigione"."Non solo, quindi, 'la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio', ma anche - ha detto ancora la seconda carica dello Stato - 'il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza'. Ho già avuto modo di esprimere personalmente al presidente Berlusconi, unendomi a quanto detto dal capo dello Stato, la mia sincera solidarietà"."Ma sono certo di interpretare l'animo di tutto il Senato - ha proseguito Schifani - nel rivolgere un appello accorato a tutte le forze politiche e sociali affinché, concordemente, si interrompa questa spirale di violenta aggressività verbale nei riguardi degli avversari che, come la storia drammaticamente insegna, può con facilità trasformarsi in aggressività e violenza fisica"."Il nostro Paese - ha ricordato il presidente del Senato - ha già conosciuto stagioni di odio che tanto dolore hanno portato ai nostri concittadini e tante divisioni laceranti tra le forze politiche e nel corpo sociale. Facciamo tutti uno sforzo concorde per evitare che, nuovamente, i fantasmi della violenza civile - con incoscienza da qualcuno evocati - tornino ad aggirarsi nella vita quotidiana del nostro Paese"."Gli avversari politici siano tali, in un confronto magari anche aspro e duro, ma non divengano mai - è l'appello di Schifani - nemici da abbattere e distruggere con la violenza. E l'unica via per spezzare questo rincorrersi ed accelerarsi di incomunicabilità, di accuse, di violenze verbali (ed ormai non solo verbali) è quello di fermarsi, discutere e confrontarsi su quel terreno delle riforme del sistema politico ed istituzionale che poche settimane fa ha visto maggioranza e opposizione parlare finalmente, qui in Senato, un linguaggio comune".

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