Adozioni/ Crisi pesa su quelle internazionali, in lieve calo

Adozioni/ Crisi pesa su quelle internazionali, in lieve calo Tra 2008 e 2009. In 2010 numero coppie adottive stabile

Roma, 16 dic. (Apcom) - La crisi economica pesa anche sulle coppie che vogliono adottare. E se, da un lato, le coppie oggi appaiono più informate e consapevoli, il costo dell`adozione rappresenta per le coppie una barriera all`ingresso, cui si aggiungono molti costi non economici e la crisi riduce la tenuta delle famiglie su attese lunghe. E' quanto emerge dal rapporto del Cea, il coordinamento degli enti autorizzati, sulle adozioni internazionali.I bambini adottati, si legge nel rapporto, sono sempre più grandi (5,9 anni in media, in altri Paesi europei la media è molto più bassa), sempre più spesso con problemi di salute e più raramente provenienti dai paesi europei. Nel corso del 2009, venti sui 21 enti Cea hanno concluso procedure adottive, per un totale di 1.560 minori e 1.219 coppie. Mediamente ciascun ente ha seguito 61 coppie. E se fino alla metà degli anni duemila la domanda di adozioni internazionali è cresciuta molto, a partire dal 2006 sono iniziati i primi segnali di una dinamica decrescente. Tra il 2008 ed il 2009 vi è stata una, seppure lieve, diminuzione del numero di coppie adottive, mentre in precedenza si era manifestato un trend di crescita costante, con un picco positivo nel 2008. E il 2010 vede una sostanziale situazione di stabilità nel numero di coppie adottive, ed una lieve diminuzione del numero di minori adottati.Le coppie adottive, infine, si distribuiscono in modo disomogeneo in Italia, tra Nord, Centro e Sud. Infatti, analizzando le adozioni sulla base della regione di residenza dei genitori adottivi, e quindi di destinazione dei minori, emerge che la regione più "accogliente" è la Lombardia, seguita dalla Campania e da Toscana e Veneto.

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