Aperta un'indagine sulle responsabilità di Frontex nel naufragio al largo di Pylos

BRUXELLES - Il Mediatore europeo (Eu Ombudsman) Emily O'Reilly ha aperto un'indagine volta a chiarire il ruolo di Frontex nelle operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo dopo l'annegamento di centinaia di persone al largo delle coste greche il 14 giugno. O'Reilly ha chiesto di ispezionare un'ampia gamma di documenti riguardanti le responsabilità di Frontex nel salvataggio delle persone in difficoltà in mare, tra cui il rapporto formale su come si sono svolti gli eventi con l'imbarcazione Adriana e i rapporti sugli altri recenti incidenti che hanno comportato una considerevole perdita di vite umane nel Mediterraneo.

Il Mediatore ha chiesto dettagli su come le informazioni sulle operazioni di ricerca e salvataggio vengono condivise tra Frontex e le autorità nazionali e se Frontex ha voce in capitolo su come queste operazioni vengono progettate o attuate. "Mentre il ruolo delle autorità greche è oggetto di indagine a livello nazionale, anche il ruolo di Frontex nelle operazioni di ricerca e salvataggio deve essere chiarito: è stato riferito che in questo caso Frontex ha avvisato le autorità greche della presenza della nave e ha offerto assistenza, ma non è chiaro cos'altro avrebbe potuto o dovuto fare", ha sottolineato O'Really.

"Accolgo con favore l'indagine dell'Ombudsman europeo e coopereremo in piena trasparenza per spiegare il ruolo svolto da Frontex nelle operazioni di ricerca e soccorso: sebbene non coordiniamo le operazioni Sar, salvare vite in mare è essenziale e noi forniamo supporto alle autorità nazionali quando necessario". Questo quanto scritto in un tweet dal direttore di Frontex Hans Leijtens a seguito dell'apertura dell'inchiesta del mediatore europeo Emiliy O'Reilly sul naufragio a largo della Grecia dello scorso giugno. Le parole di Leijtens sono ritwittate anche dalla commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson.

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