Giornata della Bicicletta più viva che mai

Ciclismo Oltre 500 atleti nelle quattro gare partite da diversi luoghi e arrivate al Ghisallo, salutate dalle campane Sfortunata Di Sciuva, che ha avuto un problema con il cambio mentre si giocava la vittoria tra le donne: quinta

Un quinto posto comunque dolce come quello colto da Isabel Di Sciuva, in fondo, è davvero difficile immaginarlo. Arrivata praticamente in testa a un tiro di schioppo dal traguardo, l’Esordiente al 1° anno di Figino Serenza ha litigato con il cambio nel momento più importante della corsa, perdendo l’attimo fuggente. Così non fosse stato, difficile dire cosa avrebbe potuto fare. Certo è che la comasca della Cicli Fiorin ha tenuto testa a tutte le migliori atlete del lotto, chiudendo in Top 5 una prova con 130 avversarie in buona parte più grandi tra Allieve, Esordienti al 2° anno e, appunto, al 1° anno come lei. Quinta assoluta e prima nella sua categoria, un risultato che ha fatto esultare papà Matteo, pronto a offrire il classico bicchiere di prosecco per celebrare la figliola. La Giornata Nazionale della Bicicletta del Ghisallo, in fondo, è questo, e tanto altro ancora.

Donne

Al femminile c’è stata la vittoria assoluta di Maria Acuti (Gioca in bici Oglio Po), pronta ad abbracciare la mamma prima di vestire la maglia rossa della vincitrice, e pure l’arrivo in solitaria di Samuel Brustia (Madonna di Campagna) tra gli Esordienti partiti da Lambrugo, gara nella quale Matteo Jacopo Gualtieri dell’Uc Costamasnaga ha ottenuto la quarta piazza tra i 1° anno e che ha visto battagliare 144 corridori, soltanto la metà dei quali arrivati a sentir suonare le campane del Santuario della Madonna una volta giunti sotto lo striscione rosso dell’arrivo.

Guido Bruno, che dell’organizzazione della Giornata ha preso le redini dal papà Mino, è felice e già pensa all’edizione del 60°, l’anno prossimo. «Si può ancora migliorare», si lascia scappare sognando quella partenza in contemporanea da Como che manca davvero da tanto tempo. Suggestione o realtà che sia, il successo di ieri è la testimonianza che il ciclismo su strada ha ancora tanti, tantissimi appassionati. Centouno gli atleti partiti da Albese con Cassano per la prova dedicata agli Allievi; successo allo sprint per Nicola Cerame della Castellettese Cicli Varsalon, con centinaia di persone dietro alle transenne ad attendere la volata e la soddisfazione di aver vinto in un luogo che del pedale, nazionale e non, rappresenta una fetta di storia. Se l’ex Alzate Brianza Filippo Colella è giunto secondo, la sesta piazza dell’alzatese in odore di Canturino 1902 Luigi Schiavolin ha detto molto sulla sua capacità di stare al passo dei migliori.

Agli Juniores il percorso più duro, ossia la salita del Ghisallo da Bellagio, dopo un centinaio di chilometri nelle gambe dalla partenza di Olgiate Molgora. La vittoria è andata a Lorenzo Mark Finn del Cps Professional Team, con Alessandro Bonalda del Pool Cantù Gb Team ai piedi del podio d’un nonnulla in quarta piazza e il polacco dell’Energy Team di Albese con Cassano Filip Gruszczynski immediatamente alle sue spalle.

Festa

Una festa del ciclismo giovanile con oltre 500 protagonisti, con gli immancabili disagi alla circolazione da e verso Magreglio che, a ben pensarci, aprono alla riflessione di una chiusura totale della circolazione veicolare in quelle tre ore scarse in cui il ciclismo la fa da padrona. Le migliaia di appassionati in bici ringrazierebbero; un po’ meno i gitanti della domenica, che se non altro non avrebbero di che spazientirsi a causa delle necessarie chiusure temporanee.

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