Curtoni ci crede. Recupero in acqua e al Genoa Calcio

Sci alpino. Elena è in fase di ripresa dopo la brutta caduta. A St. Moritz in Coppa del mondo frattura dell’osso sacro. «Sto meglio, sarà il dolore a decidere la data del rientro»

Ci mancano i suoi successi a livello mondiale, ci stava abituando bene.

Basti pensare che, nelle due precedenti stagioni, Elena Curtoni era salita ben sette volte sul podio, seconda e quarta nella Coppa di superg, quarta in quella di discesa. Due volte si è accomodata sul gradino più alto (superG Cortina e discesa St. Moritz), aggiungendo tre secondi posti e due terzi. Ora sta affrontando il percorso di recupero dall’infortunio patito l’8 dicembre scorso proprio sulla pista amica di St. Moritz, che pure, in carriera, le ha regalato diversi splendidi risultati.

Con la campionessa nativa di Cosio Valtellino riviviamo, ad apertura colloquio, la brutta caduta rimediata nel superG d’apertura sul tracciato svizzero. «Ero in lotta per le primissime posizioni e stavo spingendo a fondo – racconta –. La visibilità era abbastanza limitata, ho visto in ritardo un dossetto e, attorno ai cento orari, sono stata proiettata in alto. Purtroppo gli esami hanno evidenziato la frattura dell’osso sacro e ho iniziato il percorso di recupero».

«Già al mercoledì, dodici giorni dopo l’infortunio, ho iniziato il lavoro in acqua. Ho dovuto tenere le stampelle fino a Natale, quindi ho avviato il lavoro in palestra, ospite del centro del Genoa Calcio, che ringrazio. Non è ancora arrivato il tempo per i pesi, non posso ancora caricare. La frattura si ripercuote sulla schiena, interessa anche le zone dell’anca e del bacino e impiega trenta giorni a calcificare». Il sogno della Coppa di specialità, dopo tanti piazzamenti, è volato via. Ma la stagione non è finita.

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