Piccolo Giro di Lombardia alle porte. Nel finale torna lo strappo dell’Alpino

Domenica 2 ottobre l’edizione n.94 della gara più prestigiosa sulle strade lecchesi. In regia il Velo club Oggiono: «La salita di Villa Vergano di nuovo punto cruciale della corsa».

Il fiore all’occhiello delle gare ciclistiche lecchesi farà sfoggio di sè tra poco meno di un mese. È in programma, infatti, domenica 2 ottobre l’edizione numero 94 del Piccolo Giro di Lombardia. Il gioiello affidato ormai da tempo alle amorevoli cure del Velo club Oggiono è inserito nel calendario internazionale Uci Europa Tour classe 1.2MU (Under 23).

Come da tradizione, sarà la corsa del post Mondiale e come suo solito sarà sempre carica di fascino oltre che di qualità da parte dei suoi interpreti. Insomma, il blasone del “Piccolo Lombardia” è un must che continua a esercitare un grande richiamo in Italia e nel resto nel mondo. Un prestigio internazionale che si è meritato sul campo, proponendo spesso vincitori che poi hanno fatto benissimo anche al piano di sopra, tra i pro.

L’organizzazione, come accennato, fa capo al Velo club Oggiono e a svelarci qualcosa di ciò che sarà quel giorno è colui al quale è affidata in prima persona la regia, vale a dire il presidente del sodalizio stesso, Daniele Fumagalli.

«Allestiremo il quartier tappa nella nuova sede del nostro club in via Paolo VI e, lasciatemelo dire, questo rappresenta per noi un primo motivo di orgoglio e soddisfazione - fa presente -. Al solito un plauso, se non un monumento, va fatto a quell’ottantina di volontari senza i quali sarebbe impossibile proporre un appuntamento di tale rilevanza. In palio ci sarà il Trofeo Giorgio Frigerio a.m., mentre il Gran premio della montagna al Ghisallo verrà intitolato a Giovanni Villa, storico presidente della Zoccorinese, a sua volta scomparso. Il palco sarà allestito, proprio come lo scorso anno, in piazza Sironi. A mezzogiorno il via alla gara».

Una novità, o meglio un ritorno all’antico, per quanto riguarda il percorso. «Nel finale di gara riproporremo la salita dell’Alpino passando dunque nel centro di Villa Vergano, circostanza che nella scorsa edizione ci era stata preclusa dal fatto che quel giorno si votava per le amministrative e dunque ci avevano imposto di aggirare quel tratto. Ma quella versione più dolce non aveva saputo fare selezione, mentre “l’Alpino” riteniamo potrà essere di nuovo determinante ai fini del successo finale. Perché quello è un passaggio cruciale della corsa».

Quanto al resto del percorso, confermato il tratto iniziale introdotto proprio la passata edizione, con quattro giri di un circuito attorno alla zona dell’Oggionese con altrettanti passaggi dalla Bevera di Sirtori senza l’ultimo tratto più impegnativo verso Sirtori.

Confermato, ovviamente, il Ghisallo (dopo circa 120 km). E poi nel finale saranno Villa Vergano e la solita Marconaga di Ello (posta a poco meno di 6 km dall’arrivo) a fare da trampolino di lancio verso il traguardo di Oggiono e a far emergere il talento dei migliori.

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