Lecco, 50 anni dopo
pronta la rimpatriata

Il 4 giugno al ristorante “Pontile” da Orestino si ritroveranno i protagonisti della promozione in B del 1972. A organizzare è l’Associazione Blucelesti 1977. Posti a tavola ancora disponibili al costo di 40 euro a persona.

Il sogno della serie B è sempre lontano. Le incertezze societarie non lasciano, per ora, presagire nulla di buono. Ma è giusto pensare anche a quello che è stato, nella speranza che possa ripetersi. La data del 4 giugno è importante per i tifosi che ricordano i bei tempi andati. Infatti proprio sabato 4 giugno - grazie all’Associazione Blucelesti 1977 - si ritroveranno dal mitico ristorante “Pontile” da Orestino gli “eroi” della stagione 1971-72. Quella al termine della quale il Lecco conquistò la B giusto 50 anni fa, per intenderci.

Fu l’ultima (per ora) volta in cui i blucelesti tornarono in serie B. C’era ancora il presidentissimo sciur Mario Ceppi. E c’era una Lecco che non c’è più. Marco Corti, giornalista sportivo, e co-organizzatore della rentrée, racconta: «Erano i primi anni della mia carriera giornalistica. Avevo 18 anni, ma ricordo bene quel campionato strepitoso. Una squadra non di fenomeni, ma un grande gruppo, riuscì nell’impresa. La vittoria alla prima giornata di ritorno a Venezia, per 3-1, lanciò la volata verso la serie B. I lagunari erano in testa e noi li superammo in quel big match e dopo il campionato fu tutto una conquista».

Una squadra che venne rinforzata a gennaio, come nella migliore tradizione delle squadre che sanno vincere innestando pochi, ma decisivi, elementi nel mercato di riparazione: «Arrivò Angelo Marchi, ala sinistra eccezionale, e giunse anche la mezza punta, di classe, Ilario Frank. Frank purtroppo ci ha lasciato a novembre. Fu un grande giocatore Marchi, scuola Milan, aveva debuttato anche in serie A. Purtroppo ebbe un infortunio che lo limitò molto, ma è di sicuro un bluceleste da “Hall of fame”. Lo chiamavano Speedy Gonzales. Era lui a rifornire Goffi di cross dalla sinistra che poi Goffi metteva in rete».

In quella squadra l’allenatore era Angelo “Ciccio” Longoni, prima di Locatelli l’unico lecchese ad aver giocato in Nazionale e aver segnato in una partita ufficiale. Longoni seppe creare quel gruppo eccezionale capitanato da un certo Osvaldo Jaconi, che aveva giocato con Longoni stesso in precedenza.

«Purtroppo a Lecco non potranno venire - aggiunge -, perché non ci sono più, Bruno Chinellato, Ilario Frank e Alfonso Marcelli, ma gli altri li abbiamo invitati tutti. E potrebbero arrivare tutti». Stiamo parlando, tra gli altri, di Jaconi, Pomaro, Tam, Belloli, Colombo, Meraviglia, Bravi, Sacchi, Rota, Motta, Giavara»

Antonello Longoni, classe 1958, figlio del grande Angelo “Ciccio” Longoni, ha fornito il proprio contributo: «Sicuramente ci saranno quasi tutti. Ci abbiamo messi una quindicina di giorni per ritrovarli, ma è stato un successo. Per me il valore di questa rimpatriata è grandissimo: dopo così tanti anni, non pensavo fosse realizzabile. Invece in pochissimi giorni siamo riusciti a sentirci tutti. Allora io ero un bambino delle medie, ed è stato emozionante e bellissimo ritrovare quelli che allora per me erano dei giganti...».

«Fu un campionato davvero da incorniciare - rammenta -. Ho fotografie che mi ricordano quella cavalcata storica, condotta in testa nel girone di ritorno. Il gruppo era molto affiatato e anche fuori dal campo. Me li ricordo ancora da Orestino prima e dopo le partite. Sono momenti che appartengono alla storia di Lecco e del Lecco, momenti che vale la pena celebrare».

Essendo i posti disponibili a pranzo limitati chi volesse condividere questa storica esperienza può prenotare la partecipazione (al costo di 40 euro a persona) inviando un messaggio al 333-3319124, indicando il numero delle persone che parteciperanno e un numero di cellulare di recapito.

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