De Paola: «Abbiamo resistito
Partita difensiva intelligente»

Il mister del Lecco commenta il pareggio esterno con la Pro Patria: «Quel primo quarto d’ora della ripresa l’abbiamo però giocato da oratorio»

«Sono contento perché in undici contro dieci abbiamo resistito - commenta Luciano De Paola il pari (1-1) del Lecco sul campo della Pro Patria - . Abbiamo dovuto fare una partita difensiva intelligente. Però faccio notare che, di solito, tutti gli allenatori che hanno giocatori fuori si lamentano. Io invece non ho parlato di Tordini, Galli, Zambataro che non sono importanti per noi. Di più... Facciamo di necessità virtù, ma riusciamo sempre a portarla a casa».

Già alla vigilia del derby con i bustocchi aveva precisato che a vincere queste partite sono più quelli che entrano in corso d’opera che quelli che partono dall’inizio. E così è stato: «Ha esordito Vasic è ha fatto vedere che è un giocatore importante, fisico, tecnico. Bravo insomma. E poi Buso, molto bene, Nepi, altrettanto. Insomma, abbiamo lasciato una diretta concorrente 10 punti dietro e questa è l’unica cosa che mi interessa».

Peccato per quell’inizio terribile di ripresa. Evitabilissimo: «Quel quarto d’ora ci ha forse tolto i tre punti. Ne ho parlato con Lora, Battistini e Merli Sala, i “vecchi”. L’abbiamo giocato da oratorio, quell’inizio di secondo tempo. Non siamo stati concentrati. Ma sui 7 punti in 3 partite avrei fatto la firma e la metterei anche sulle prossime tre se riuscissimo a ripeterci. Sono molto contento per i ragazzi».

Primo tempo con Masini sugli scudi. E poi si è visto Nepi nella ripresa. «Lui è un giocatore importante. Avrei voluto schierarlo dall’inizio - rivela De Paola -, ma ho avuto rispetto per Petrovic che ci ha dato una grossa mano nei momenti di difficoltà. Petrovic molto bene fino a un certo punto della gara. Nepi più cattivo, con più personalità: attacca la profondità. Petrovic fraseggia, gioca, ma io me li tengo stretti entrambi questi due attaccanti».

Anche Vasic e Buso molto bene dal loro ingresso fino al 94’: «Ho messo Vasic perché in quella situazione mi occorreva più “gamba” possibile e più copertura. Con l’espulsione di Sparandeo era quasi inevitabile. Buso è entrato, e per me è davvero un titolare inamovibile. Lo schiererò di sicuro. Era in naftalina, ma l’abbiamo tirato fuori. In verità stiamo tirandoli fuori tutti, dopo la partenza di Iocolano e Mastroianni. E abbiamo capito che sono tutti importanti… ».

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