Calcio: Tabbiani sprona i compagni
"Un Lecco unito per uscire dalla crisi"

Luca Tabbiani non accetta le accuse solo rivolte al reparto difensivo del Lecco dopo l'ennesima prova deludente e in ttesa del Borgo a Buggiano. Insomma gli errori sono di tutti e tutti insieme si deve lottare per uscire dalla crisi.

LECCO - È stato uno dei più discussi delle prime giornate di campionato: buona ala, cattivo terzino. Luca Tabbiani non è al meglio per un'infiammazione al metatarso del piede destro che lo condiziona ormai da qualche settimana.

Dovrà stringere i denti e scendere in campo, domenica, contro il Borgo a Buggiano anche per la sicura assenza di Maiese (sulla sinistra) e Castelnuovo (sulla destra). 

Ma non vuol sentir parlare di difesa, centrocampo e attacco. Vuol parlare di squadra: «Non lo faccio per "difendere i difensori": penso che una squadra quando non subisce gol, lo fa per un lavoro collettivo. Non ho mai visto una squadra difendere con soli quattro difensori. A partire da Fabbro e Temelin fino a Durandi, ci dobbiamo aiutare tutti. Poi è chiaro che i difensori devono fare determinate cose, ma se il centrocampo e l'attacco aiutano, diventa tutto più facile. Altrimenti è semplice prendere dei contropiedi e fare brutte figure. Così pure è più facile per l'attacco fare gol se noi diamo una mano da dietro...».

Nel pomeriggio di giovedi alle 15 amichevole in famiglia al Rio Torto di Valmadrera.

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