Livigno, strada del Gallo interrotta da una frana. Ciclisti salvati via lago

Livigno Materiale ha invaso la galleria paravalanghe. Per un paio di giorni i frontalieri passeranno da Forcola. Intanto parzialmente riaperta la Val Zebrù

Puntuale, anche questa estate, è scesa la frana del Gallo. Quella zona è il tallone di Achille della montagna di Livigno. Se piove lì la montagna viene giù. La scena si è ripetuta anche ieri pomeriggio verso le 18.

Prima un violento acquazzone che si è abbattuto sulla zona, e poi il materiale che ha invaso la galleria paravalanghe .«I lavori che abbiamo realizzato due anni fa dopo un altro smottamento hanno retto bene - afferma il sindaco Remo Galli accorso sul posto -. Dove abbiamo fatto i lavori il materiale è defluito, si sono invece aperte altre canaline che hanno scaricato».

La stima sulla quantità dei detriti non è ancora stata fatta. Nessuna persona è stata coinvolta. Gli unici disagi li hanno avuti un gruppo di ciclisti che si sono trovati la strada verso Livigno bloccata in località Fopel. Li hanno raggiunti in gommone i vigili del fuoco volontari che li hanno caricati a bordo, e dopo aver circumnavigato la frana sono tornati sulla terra ferma.

Qualche problema l’avranno questa mattina le varie centinaia di lavoratori frontalieri che dovranno recarsi in Svizzera. Quelli che è stato possibile raggiungere telefonicamente ed avvisare hanno dormito oltre confine; quelli che erano già rientrati a Livigno, questa mattina non avranno alternativa che raggiungere il posto di lavoro transitando dalla Svizzera attraverso la Forcola. «Saranno necessari un paio di giorni di lavoro per sgomberare tutto- prevede il sindaco Galli-. Ringrazio tutte le Forze dell’Ordine che sono intervenute sul posto ed i vigili del fuoco volontari di Livigno».

Intanto ieri è stata parzialmente riaperta, fino alla località Roineli la strada della Val Zebrù interrotta da sabato per una frana. Lo si è deciso dopo un sopralluogo effettuato oggi a Valfurva

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