Villa Sironi, il caso della mostra “hard”

Oggiono La Lega si scaglia contro l’evento all’interno dell’edizione di “Chill’n Villa” che si è chiuso ieri sera.Immagini di nudi integrali a partire da metà della scalinata - Ferrari: «Così si spendono i soldi pubblici?»

Villa Sironi “a luci rosse”: è polemica sull’ultima edizione dell’evento “Chill’n Villa” organizzato dal gruppo giovanile di Oggiono Ogvn, che ha ospitato da venerdì a ieri, domenica, anche una mostra di nudi integrali, femminili e maschili.

«Anzitutto - attacca il consigliere della Lega, ed ex sindaco, Roberto Ferrari - queste immagini di cosiddetti nudi artistici, non mi sembra che lo siano poi così tanto. Pur se non coinvolti in pose sessualmente esplicite, sono comunque corpi nudi, crudi, senza veli. Come minimo, quindi, un’ iniziativa simile si sarebbe dovuta accompagnare con avvertenze e limitazioni, almeno fino a 14 anni».

«Un oltraggio»

«Facendo un passo indietro - aggiunge Ferrari - il contenuto della mostra non è stato mai anticipato al pubblico: si è letto e parlato di “mostra a sorpresa”, in un contesto che era anche conviviale, con Street Food. Qui, nella villa comunale, tra patatine e arrosticini, la “mostra a sorpresa” ha potuto attirare persone di ogni età e orientamento culturale. Certo - afferma Ferrari - l’amministrazione comunale del Pd, il partito del gender fluid, non ha trovato nulla di strano e, infatti, tra gli organizzatori figurano il consigliere comunale Valeria Frigerio, e il sindaco, Chiara Narciso, ha presenziato già la prima sera. La mostra, poi - prosegue il consigliere leghista - si incontrava a metà della scalinata: per molti è stata proprio il biglietto da visita. Titolo, “Secret experience”. Chi si fermava, si trovava catapultato in questa discutibilissima serie di proiezioni».

« Purtroppo - rincara Ferrari - a indurci a riflettere sono molti fatti: anzitutto, non è la prima volta che un luogo prestigioso e nobile come Villa Sironi viene oltraggiato dalle sedicenti proposte culturali di questa amministrazione che, pochi mesi fa, ha consentito l’esposizione di una statua enorme di un toro, con membro sessuale in proporzione, parcheggiato sul retro della Villa solo dopo segnalazioni critiche e imbarazzate dei visitatori. Ora - dice Ferrari - ci chiediamo se la proprietà, che è pubblica cioè di tutti gli oggionesi, dovrà diventare magari sede di una retrospettiva su Tinto Brass o se l’amministrazione Narciso intende darsi finalmente un freno. Lascia ancora più perplessi, intanto - rimarca Ferrari - che la mostra dello scorso weekend abbia avuto il contributo del Fondo di comunità di Oggiono: i benefattori e il direttivo (tra cui un sacerdote) erano al corrente di ciò che veniva finanziato? Condividono che risorse (della comunità, appunto) vengano spese così? Peraltro, l’evento ha avuto il supporto anche di altri enti pubblici, cioè che spendono i soldi dei cittadini».

«È solo arte»

Per Valeria Frigerio, fin dall’inizio, la mostra non è altro che «arte: nudi, integrali, ma artistici»; per l’autore, Jacopo Greppi, «si tratta di un progetto, portato avanti col poeta Daniele Rossi: i corpi nudi sono, infatti, archetipi che veicolano poesie. Per questo non ne viene fotografo il volto; le persone, dopo gli scatti, hanno incontrato da sole Rossi che, dal colloquio ha tratto i testi».

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