Una moschea a Lecco?
Dal prevosto un mezzo sì

Il prevosto, Monsignor Franco Cecchin, sulla questione "moschea" in città: «Se serve si può fare, ma nel rispetto della legalità»

LECCO - Continua il dibattito sulla possibilità di concedere un luogo di culto ai musulmani a Lecco. A tal proposito, è intervenuto il prevosto Monsignor Franco Cecchin, richiamando il principio di reciprocità, non fra Stati, ma fra comunità: «Se ci sono musulmani che danno garanzie e si assumono l'impegno della gestazione di questa realtà nel rispetto reciproco delle due religioni, va bene avere la moschea a Lecco. Ci sono dirittti e doveri da rispettare però».

Secondo il prevosto, è anche un problema di numeri: non varrebbe la pena infatti impegnarsi in questo progetto se i fedeli fossero pochi; al contrario, se davvero i musulmani che ne usufruirebbero fossero centinaia, sarebbe giusto creare i presupposti per il successo della loro opera. Ciò che conta, comunque, è che tutto sia fatto nel massimo rispetto della legge: «Non dobbiamo avere paura di nulla, ma solo se ad un diritto corrisponde un dovere, con la possibilità di una verifica costante e reciproca».

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