Solidarietà di Boldrini a Uva
E Ferrero «picchetta» il tribunale

La presidente della Camera ha scritto una lettera alla nipote di Giuseppe Uva esprimendo «solidarietà a tutta la famiglia» e assicurando «la massima disponibilità a seguire gli sviluppi processuali di questa tragica vicenda». E intanto è in corso un presidio davanti al Tribunale

VARESE La presidente della Camera Laura Boldrini ha scritto una lettera alla nipote di Giuseppe Uva, morto nel 2008 all'ospedale di Varese dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri, esprimendo «solidarietà a tutta la famiglia» e assicurando «la massima disponibilità a seguire gli sviluppi processuali di questa tragica vicenda». Nei giorni scorsi i familiari di Uva, convinti che l'uomo abbia subito delle violenze in caserma, avevano inviato alla presidente della Camera la denuncia per abuso d'ufficio e favoreggiamento sporta dalla nipote di Uva contro il pm di Varese che ha seguito l'inchiesta. «Ho seguito il caso di suo zio Giuseppe Uva dalle cronache dei giornali e anche dalle iniziative che sono seguite per l'accertamento dei fatti e delle verità sulla sua morte», si legge nel testo della lettera. «Sono a disposizione - conclude - per le altre iniziative che vorrete assumere». Commossa la nipote Angela De Milato: «Ho voglia di piangere per mio zio e per mia madre che non si dà pace»- E questa mattina, dalle 9.30, è in corso un presidio davanti al tribunale di Varese al quale ha preso parte anche Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA