Smart tv in ogni stanza, servono soldi

Civate La “Casa del Cieco” lancia una raccolta fondi per dotare la Rsa di apparecchi a comando vocale

La Rsa “Casa del cieco”, presieduta da Franco Lisi, lancia una colletta per donare smart Tv agli ospiti.

«Come è noto - ricorda Lisi - Monsignor Gilardi, fondatore di questa Casa, ha sempre avuto a cuore il benessere degli ospiti e si è sempre profuso per assicurare a tutti una vita dignitosa e confortevole. A noi amministratori di oggi spetta la responsabilità di seguire le orme di quel grande uomo che, con carità, sapienza e dedizione, ha caratterizzato la propria esistenza».

Sentirsi a casa propria

«Nell’analizzare quotidianamente i bisogni e il livello di benessere dell’utenza nel periodo di permanenza all’interno della nostra residenza, ci si accorge spesso - secondo Lisi - che sono le piccole cose pratiche a favorire l’equilibrio psicosomatico della persona e farla sentire come se fosse a casa propria. Si fa riferimento, nello specifico, proprio alla dotazione dei televisori. La “Casa del cieco” non dispone di un numero sufficiente di Tv di proprietà per offrire una copertura a tutte le camere. Abbiamo una decina di televisori - spiega Lisi - alcuni dei quali ormai obsoleti, lasciati in eredità da ospiti deceduti, mentre nelle restanti camere della struttura i televisori presenti sono di proprietà degli ospiti. Da sempre questo ha comportato un onere per le famiglie, dovendo provvedere autonomamente all’acquisto di questo dispositivo e alla sua installazione».

7.500 euro

Per questo la Rsa ha deciso di presentare un progetto alla Fondazione Comunitaria del Lecchese, presieduta da Maria Grazia Nasazzi, per dotare tutte le 44 camere della struttura con un televisore smart in grado di collegarsi alla rete Internet della Rsa e interfacciarsi con dispositivi a comando vocale. «In questo modo - sottolinea Lisi - gli ospiti troverebbero maggior comfort al loro ingresso nella residenza e ci sarebbe una uniformità di infrastruttura tecnologica in tutte le camere. Abbiamo quindi partecipato e siamo stati ammessi al bando di cofinanziamento indetto dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. A fronte di una raccolta di fondi da privati per una cifra di 7.500 euro, la Fondazione ci finanzierebbe gli altri 7.500, arrivando così a coprire il preventivo di spesa necessario per un totale di 15mila euro. Tutti possiamo fornire il nostro sostegno: il contributo di ciascuno - rimarca Lisi - sarà prezioso e determinante per donare momenti di svago e compagnia a persone che talvolta si trovano in uno stato di profonda solitudine. La soluzione consiste nel versare l’offerta che chiunque ritiene più opportuna, direttamente sul conto intestato Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus utilizzando l’Iban IT28 Z030 6909 6061 0000 0003 286 - Filiale Intesa Sanpaolo e indicando la causale “Pratica 4030 - Televisori in Rsa”. Solo con l’aiuto di tutti ce la si può fare».

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