Scuola da tagliare, Margno resta
sulle sue: potrebbero saltarne due

Il nodo scuola resta ben stretto: Margno ha confermato la volontà di mantenere la sua primaria, Casargo ha dato invece disponibilità a fare il polo dell'alta Valsassina.

MARGNO - Il nodo scuola resta ben stretto: Margno ha confermato la volontà di mantenere la sua primaria, Casargo ha dato invece disponibilità a fare il polo dell'alta Valsassina riunendo i due plessi ma il rischio è che non rimanga nulla. Nemmeno l'ultimatum del prefetto di Lecco, che aveva convocato l'8 marzo scorso i sindaci dei due paesi sedi di scuola - Margno e Casargo - e dei tre che ruotano attorno a esse - Taceno, Crandola e Vendrogno - è riuscito a far mettere d'accordo. Nemmeno la minaccia del provveditore Giuseppe Petralia di chiudere entrambe le scuole se non ci fosse stato un accordo è servito a cambiare le posizioni. Casargo già in prefettura aveva dato il suo assenso al polo, Margno invece si era riservato di ragionarci ancora su e l'esito è stato messo nero su bianco. «Abbiamo risposto che restiamo sulle nostre posizioni», ribadisce il sindaco di Margno, Massimiliano Malugani, che ha riunito giovedì sera i genitori per comunicare loro la decisione.

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