Peduncolo, adesso il progetto c’è
Trenta giorni per opporsi agli espropri

Dervio Come promesso, Anas ha trasmesso al Comune la documentazione richiesta - L’ente pubblico ha già inviato le osservazioni, alcune proprie e altre dei cittadini

Promessa mantenuta: Anas ha risposto ufficialmente alla pec del Comune di Dervio sul caos espropri per il potenziamento dello svincolo della Ss 36.

L’ingegner Pietro Gualandi, responsabile del procedimento e dell’area Gestione rete, rassicura: «Il progetto definitivo, relativo ai lavori indicati, non prevede alcun esproprio di edifici e abitazioni».

Il pasticcio degli allegati

Conferma che mette il cuore in pace a coloro che giustamente si erano preoccupati dopo aver ricevuto la raccomandata di avviso.

Il secondo inciso della lettera di Anas riguarda il progetto definitivo che in Comune non c’era, al contrario di quanto scritto dall’ente in precedenza, che invitava i cittadini ad andare a consultarlo.

«La presente comunicazione vale come trasmissione e deposito del progetto definitivo presso gli uffici tecnici del Comune di Dervio», scrive Gualandi indicando come è possibile scaricarlo o consultarlo sul sito web della Regione, sul portale S.i.l.v.i.a. dove c’è la documentazione della procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale).

L’ultimo passo della comunicazione richiama invece i tempi per l’opposizione al vincolo di esproprio dei terreni e quindi precisa che i 30 giorni di tempo utile per proporre eventuali osservazioni «si intendono decorrenti dalla data di ricevimento dell’avviso e non dalla sua pubblicazione» che risaliva invece al 26 luglio.

«Personalmente ringrazio i dirigenti Anas. Pur nello sbaglio – commenta il sindaco Stefano Cassinelli – sono stati molto corretti. Scorretto invece è stato chi ha cercato di far preoccupare i cittadini solo per fini elettorali. È chiaro dove sta la verità e che il Comune è dalla parte dei cittadini».

Visto che ci sono i 30 giorni per proporre le osservazioni sulla realizzazione del potenziamento dello svincolo che collegherà la statale 36 alla provinciale 72 e alla 67 anche in direzione da e per Sondrio, il Comune ha inviato le proprie. «Una serie erano già state avanzate in sede di conferenza dei servizi, altre sono state richieste dai cittadini – spiega Cassinelli – e le abbiamo raccolte anche noi».

Barriere fonoassorbenti

Il Comune ha chiesto che i terreni da espropriare siano limitati a quelli strettamente necessari, che l’accesso alla località Chiari attraverso via Monastero non sia mai interdetto, al massimo regolato da semaforo, e che il cantiere sia limitato al necessario per la salvaguardia delle 70 persone residenti oltre che dei proprietari di seconde case.

C’è la richiesta di barriere fonoassorbenti a Chiari sul tratto già esistente e che la pista ciclabile prevista dalla Provincia sia di 2,5 metri. Il Comune offre la disponibilità a fornire i documenti per quantificare l’indennità di esproprio e chiede che siano garantiti l’adeguata somma ed i tempi di erogazione.

Altre due richieste: che sia realizzata una copertura totale nel tratto che precede la galleria sotterranea ed in quello sul lago, all’imbocco della stessa, che la recinzione sul Sentiero del Viandante venga fatta con pannelli fonoassorbenti.

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