Oggiono, negozio distrutto

Commerciante si uccide

Alla vigilia di Ferragosto l’incendio da Rodolfa a Oggiono poi le accuse per il rogo doloso

Luigi Melotto si era ritrovato indagato con la moglie. Ieri ad Annone ha posto fine alla sua esistenza

Annone - Se non fosse un dramma, sembrerebbe un libro: di quelli neri, più che gialli. Prima l’incendio della boutique di Oggiono, via Primo maggio, e la tragedia sfiorata d’un soffio nel palazzo semidistrutto dalle fiamme.

Poi, qualche settimana fa l’epilogo delle indagini dei carabinieri di Oggiono: rogo doloso, appiccato dal titolare stesso, Luigi Melotto, 60 anni. Ieri, il suo cadavere rinvenuto in un boschetto, sulla riva del lago.

Suicidio, un colpo d’arma da fuoco è stato sentenziato dai militari intervenuti . Il commerciante non s’era mai dichiarato colpevole, non aveva ammesso d’avere provocato lui quel divampare del fuoco che la vigilia di Ferragosto per poco non aveva arso vive alcune famiglie: lo aveva negato lì, davanti alle ceneri del caseggiato, in un’esclusiva intervista; s’era avvalso poi della facoltà di non rispondere agli investigatori.

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