Nibionno: quattro condanne
per il giro di prostituzione

Due le assoluzioni. Il giro di "lucciole" sfruttate e costrette a pagare tangenti per poter esercitare il più antico mestiere del mondo tra Molteno, Costa Masnaga, Nibionno, sulle piazzole a lato della super 36 e Briantea. L'inchiesta era stata avviata nel 2008

NIBIONNO Il giro di "lucciole" sfruttate e costrette a pagare tangenti per poter esercitare il più antico mestiere del mondo tra Molteno, Costa Masnaga, Nibionno, sulle piazzole a lato della super 36 e Briantea?

Il processo - inchiesta avviata nel 2008 - si è concluso con quattro condanne e due assoluzioni dei sei accusati, a seguito di una forte sforbiciata del castello accusatorio a carico di quello che il pm Sabrina Ditaranto, erede degli atti del pm Luca Fuzio, ha definito nella requisitoria «consorzio criminoso».
La sentenza: tre anni di reclusione e mille euro di multa ciascuno a Maria Concetta Bottelli, nota come Antonia, e al marito Gaetano Marchese, abitanti ad Asso; un anno e sei mesi, 600 euro a Luca Pozzari di Costa Masnaga, tradotto da tre agenti di polizia penitenziaria di Opera, dove è detenuto per altra causa; un anno e quattro mesi, duecento euro di multa a Tiziano Salvioni, residente a San Pellegrino Terme. Sono stati invece assolti con le formule di "non avere commesso il fatto" o "il fatto non sussiste" Rita Corrao, figlia della Bottelli, abitante ad Asso; Scelse Sinanay, casa ad Asso.

Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola venerdì 13 aprile.

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