Migliora il ciclista investito dal pirata

Casatenovo Prognosi ancora riservata, ma c’è più ottimismo sulla ripresa di Adriano Grisetti

La prognosi non è ancora sciolta. Ma a distanza di una settimana dal terribile incidente in cui è rimasto vittima a Merate, Adriano Grisetti, il ciclista di 76 anni residente a Casatenovo, sta meglio.

«Mio padre - racconta il figlio Riccardo - è ancora ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Parla, è cosciente, ricorda tutto tranne l’incidente».

Prima che possa tornare a casa, servirà ancora qualche giorno ma in famiglia sono fiduciosi.

«Credo - prosegue il figlio - che nei prossimi giorni i medici scioglieranno la prognosi e lo sposteranno di reparto. A livello neurologico, va tutto bene. Non ha senso che occupi quel posto letto. Poi, presumo che occorrerà un passaggio in qualche struttura per la riabilitazione».

Rispetto alle ore vissute subito dopo l’investimento, tuttavia, questa prospettiva non fa paura. «Sicuramente conta il fattore età. È vero che mio padre era piuttosto in forma essendo appassionato di bicicletta ma è anche vero che ha 76 anni. Ci vorrà un po’, quindi, perché si riprenda. L’operazione al polpaccio è andata bene ma, come detto, bisognerà vedere con la riabilitazione. Si può comunque dire che, visto il volo che ha fatto e la dinamica dell’incidente, è un miracolato».

Nessuna novità di rilievo, invece, per quello che riguarda il pirata che l’ha investito, travolgendolo con una Fiat Punto grigia, per poi fuggire.

La polizia locale, già poco dopo l’incidente, era riuscita a risalire al proprietario dell’auto e da lì al probabile nome della persona alla guida. Le indagini da parte della procura sono tuttavia ancora in corso e quindi non è stato ancora rivelato chi fosse alla guida e perché, dopo avere travolto il ciclista, non si sia fermato a prestare soccorso.

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