Meteo e sosta a pagamento: meno turismo ai Piani Resinelli

Ballabio Secondo chi lavora in quota le presenze si sono dimezzate rispetto a un anno fa

Tanti turisti nei fine settimana, ai Piani Resinelli; ma non il sold out che molti si aspettavano. Colpa del meteo pazzo delle ultime settimane, che ha frenato in particolar modo gli appassionati di trekking e hiking, che a malincuore hanno dovuto abbandonare l’idea di avventurarsi sulla Grignetta.

La stagione

La stagione turistica estiva resta tutto sommato comunque positiva, con tante famiglie che decidono di trascorrere il proprio tempo libero in quota. L’affluenza, però, rispetto agli anni scorsi è «innegabilmente in calo», secondo esercenti e operatori della piana.

«La presenza dei turisti, in generale, è molto diminuita – osserva Elisa Ghezzi de “Il Forno della Grigna”, bar, panificio, alimentari, pasticceria artigianale e steak house di via Cassin – Soprattutto durante la settimana. I week end reggono, anche se non sono ai livelli dell’anno precedente; in settimana la gente è davvero nettamente diminuita, più che dimezzata. Il tempo ha ovviamente fatto tanto: c’è stato caldo umido per poco tempo e la gente non è salita molto proprio per questo fattore. Chi sale in settimana, sale di meno; le case sono meno piene, anche se magari chi ha un appartamento qui può anche scegliere all’ultimo. In generale, comunque, c’è meno gente in montagna in settimana, qui come un po’ ovunque. Mal comune?».

Gli occhi al cielo

A dettare le scelte di chi vorrebbe raggiungere la piana, dunque, è principalmente il meteo, come confermato anche da Sonia De Gasperi del camping “La Meridiana” di via Escursionisti: «Il turismo sta seguendo tanto il tempo: in settimana comunque c’è poca gente che sale, mentre nel fine settimana è spesso il delirio, con tantissime persone che scelgono di trascorrere il sabato o la domenica ai Piani».

A risentire maggiormente della diminuzione dei turisti sono baite e rifugi, non raggiungibili in auto, ma solo a piedi. Lo conferma Iris Gherbesi del rifugio Carlo Porta: «Il tempo non è dalla nostra, quest’anno, diverse persone che avevano già prenotato un soggiorno, pranzi o cene, disdicono perché il meteo non bello – sottolinea – Non possiamo ovviamente farci nulla, del resto il rifugio non è raggiungibile a piedi, bisogna camminare un quarto d’ora e la differenza la fa la pioggia».

Rispetto a un anno fa, ora i posteggi sono a pagamento, ma per Gherbesi non è possibile imputare al balzello il declino delle presenze: «Il calo è dovuto alle condizioni meteo – osserva – Non ho sentito nessuno parlare dei parcheggi, in queste settimane. Comunque, il nostro target è eterogeneo, ci sono molti turisti che arrivano: tedeschi, svizzeri, francesi o inglesi, escursionisti che vanno in Cresta Cermenati o a fare la Direttissima; si fermano a dormire e partono, usando il rifugio come punto d’appoggio».

Di opinione contraria, invece, Nicolò Tosetti del ristorante “Il Tusett” di via Piani Resinelli: «Il turismo è calato un po’ per il maltempo ma anche per i parcheggi a pagamento. La settimana, l’anno scorso, c’era molta più gente, quest’anno se ne vede meno: sto lavorando molto con clienti fissi del ristorante, vedo meno turisti e meno stranieri, in generale, e penso che le strisce blu c’entrino in qualche modo».

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