«Merci per i clienti russi bloccate causa embargo»

La Varo di Valmadrera ha chiuso un ottimo 2022. Resta il problema con il mercato di Mosca

Il 2022 della Varo di Valmadrera si è chiuso in modo molto positivo, nonostante l’incremento generale dei costi che ha ridotto le marginalità. Il problema, adesso, è legato agli embarghi imposti agli scambi con la Russia.

«Il 2022 – ha commentato l’amministratrice Marta Rota - si è chiuso bene a livello di fatturato. Sul nostro risultato hanno inciso parecchio i costi, con l’utile ridotto rispetto al 2021 a causa dell’elevato livello raggiunto dai prezzi delle materie prime. Tra l’altro, lavorando a commessa, abbiamo venduto macchine con prezzi tarati sulle quotazioni della materia prima rilevati nel 2020 e nel 2021, per cui, acquistando il materiale l’anno successivo, i margini si sono sensibilmente ridotti».

Marta Rota anticipa quelli che potranno i futuri scenari: «Le prospettive restano comunque molto positive perché abbiamo già ordinativi che copriranno tutto il 2023, ma abbiamo problemi con la Russia, perché abbiamo in azienda commesse finite che non possiamo spedire. I nostri macchinari - prosegue l’amministratrice - sono rientrati nell’embargo solo nell’ultimo periodo, in funzione dell’ultimo pacchetto di sanzioni. Avremmo dovuto consegnare questo mese e ad aprile e non lo possiamo più fare e questo è un problema, anche perché si tratta di macchinari il cui importo è particolarmente elevato. Pensavamo che gli ordini acquisiti prima dell’introduzione dei blocchi potessero essere evasi, ma invece hanno bloccato anche questi».

Nel frattempo, comunque, Varo punta a un ulteriore step, intensificando la propria presenza internazionale approcciando mercati nuovi. «Quest’anno parteciperemo a tantissime fiere, da Dubai agli Usa ad Istanbul: da aprile a novembre avremo un impegno a settimana in tutto il mondo, perché vista la chiusura di alcuni mercati a causa della guerra e i ridotti margini di investimento sul 4.0 in Italia ci stiamo dirottando su nuovi Paesi».

La famiglia Rota è da oltre quarant’anni alla guida dell’impresa di Valmadrera, ha di recente concluso l’acquisizione di Omcg Italia, realtà specializzata nella progettazione e produzione di macchine piegatrici Cnc per parti in filo, tubo e nastro metallico.

Il gruppo, che adesso conta su circa 150 dipendenti, è dunque cresciuto in modo importante anche nel 2022, con un buon incremento anche in termini di fatturato nonostante la marginalità sia stata erosa dall’aumento dei costi.

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