Merate, caso protesi all'anca
sono 99 i lecchesi a rischio

Sotto controllo i 99 lecchesi che tra il 2005 e il 2009 hanno subito un intervento per l'installazione di una protesi metallica all'anca. Traumatica la scoperta del difetto, che aumenterebbe il rischio di contrarre il cancro.

MERATE - Situazione critica quella dei 99 lecchesi che tra il 2005 e il 2009 hanno subito un intervento per l'installazione di una protesi metallica all'anca e che oggi si trovano ad avere un solo pensiero in testa: la paura di contrarre il cancro. Si tratta infatti proprio di quelle protesi messe in commercio dall'azienda inglese DePuy che, dopo alcune lamentele, nel 2010 si scopre essere difettate: potrebbero infatti rilasciare nel corpo del paziente ioni di cromo e cobalto, che in grande quantità aumentano il rischio cancro.

Scoprire la realtà dei fatti è stata dura, come testimonia Andrea Lanfranchi di Suello, uno dei 99 lecchesi a rischio: «A ottobre dell'anno scorso è arrivata una lettera dell'ospedale che mi invitava a recarmi al Mandic per alcuni accertamenti». Poi consiglia a tutti quelli che si trovano nella loro condizione di rivolgersi alla Federconsumatori «per avere un sostegno, anche psicologico». Si tratta di un'ente che, in effetti, si sta occupando molto a fondo della salute dei pazienti: «Con l'ospedale avvieremo una serie d'incontri trimestrali per tenere costantemente monitorata la situazione»

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