Merate, sindaci irremovibili
«L'autoscala la compri lo Stato»

Sindaci sul piede di guerra per la questione dell'autoscala dei vigili del fuoco di Merate. Tutti sono dell'avviso che il comportamento dello Stato sia inaccettabile. Solo Robbiate e Casatenovo sono disposti a dare una mano.

MERATE - E' aperta la questione sull'autoscala per i vigili del fuoco di Merate. Qualcuno è disposto a mettere mano al borsellino ma, tra i sindaci del territorio, i più ritengono ingiusto che le amministrazioni locali debbano sopperire a una mancanza dello Stato, considerato che il servizio è essenziale e fa riferimento al ministero dell'Interno.

Solo i comuni di Robbiate e Casatenovo sembrano disposti a dare una mano, anche se i loro sindaci non mancano di sottolineare l'ingiustizia compiuta dallo Stato. «Se a Robbiate dovessero essere chiesti duemila euro, faremo in modo di trovarli» ammette Alessandro Salvioni, sindaco di Robbiate. Anche Antonio Colombo, sindaco di Casatenovo, è delle stesso avviso: «Abbiamo trovato cinquemila euro per gli alluvionati della Liguria e quindi sono sicuro che potremo fare qualcosa anche per i pompieri di Merate».

Intanto, il sindaco di Merate ha spedito la lettera indirizzata al ministro degli Interni, prefetto e capo dei vigili del fuoco, ribadendo la propria posizione irremovibile: «Alla proposta delle minoranze dico no. Il Comune non è una banca e i vigili del fuoco fanno riferimento al ministero».

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