«Meno veloci per aumentare la sicurezza»

Zona 30 Una volta sistemata la segnaletica, sarà subito applicata l’ordinanza col nuovo limite in via Don Bosco. Nel 2019 registrati 74 incidenti con 30 feriti, 78 con 29 nel ’21, poi 94 e 36 quindi 85 nel ’23 con lesioni a 35 persone

Zona a trenta chilometri in via don Bosco, una questione di giorni. Sarà applicata a brevissimo l’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal comandante della Polizia locale di Sondrio, Mauro Bradanini che impone il limite massimo dei 30 km per la strada che attraversa il quartiere San Rocco. «Il tempo di sistemare la segnaletica e poi partiamo», dice il comandante.

Sulla via don Bosco, nel tratto compreso tra le vie IV Novembre e via Brennero, per rendere immediatamente evidente a chi vi transita che si tratta di un’area residenziale, sarà infatti potenziata la segnaletica stradale con l’installazione di presidi segnaletici, oltre a quelli già presenti ad esempio tra la scuola Paini e l’oratorio, e con l’adozione di sistemi di rallentamento ottico costituiti da bande trasversali bianche. Non solo.

Sulla sede stradale e nelle porzioni che precedono gli attraversamenti pedonali, come accade nelle aree residenziali delle città che hanno già introdotto il limite, sarà disegnata la segnaletica colorata con la scritta 30 km/h.

Caratteristiche

La decisione adottata da palazzo pretorio parte dalle caratteristiche strutturali della strada che si trova all’interno di un quartiere dalla forte vocazione residenziale, in cui insistono anche una serie di servizi di richiamo per la popolazione e di una popolazione in parte fragile.

Sulla via don Bosco insistono infatti l’oratorio San Rocco, luogo sempre molto frequentato da bambini e ragazzi, la chiesa, la scuola elementare Paini, la scuola d’infanzia, ma anche la biblioteca comunale Pio Rajna, gli alloggi protetti di Casa Longoni e l’adiacente casa di riposo.

«L’articolo 142 del codice della strada che prevede e fissa i limiti di velocità - spiega Bradanini - prevede al comma 2 che gli enti proprietari delle arterie possano fissare limiti minimi e massimi diversi da quelli fissati al comma 1, ma solo in determinate strade. Non si tratta di una norma che possa essere estesa a qualsiasi via. Il Comune, preso atto delle caratteristiche particolari della via don Bosco ha deciso di applicare il limite».

Finalità

Un limite che punta a ridurre il rischio di incidenti e a salvaguardare i pedoni o comunque gli utenti deboli della strada considerando che l’incidentalità stradale in Italia è la prima causa di morte per i giovani al di sotto dei 25 anni. L’introduzione dei 30 km/h significa dunque maggiore sicurezza: mediamente lo spazio di frenata per un’auto che procede a 50 km/h è di 30 metri, a 30 km/h è di 15 metri. Ma velocità minore significa anche maggiore visuale e impatti meno violenti in caso d’urto: un impatto tra un’auto e un pedone a 50 km/h equivale a una caduta da 9 metri di altezza, con una probabilità di morte del 55%, mentre a 30 km/h è come una caduta da 3,6 metri di altezza che può essere fatale nel 5% dei casi.

Una differenza sostanziale sulla via don Bosco che con il suo andamento rettilineo spesso invoglia gli automobilisti a velocità eccessive e dove traffico e auto costantemente parcheggiate sulla strada provocano problemi di sicurezza anche nell’attraversamento pedonale tra la biblioteca e la rsa, e tra la scuola e l’oratorio in particolare negli orari di punta di entrata ed uscita dalle lezioni.

Dati dettagliati sugli incidenti ancora non ce ne sono - il comando della Polizia locale sta elaborando il report - , ma il numero complessivo di quelli rilevati in città mostrano un aumento rispetto al 2019, anno pre Covid. Se allora furono 74 con 30 feriti, nel 2021 furono 78 con 29 feriti, saliti a 94 e 36 lesionati nel 2022 e 85 con 35 feriti lo scorso anno.

«Il ministero non ha ancor emanato una direttiva con i criteri entro i quali i Comuni possono muoversi- conclude Bradanini -, ma è del tutto evidente che l’imposizione del limite va applicato quando sussistono condizioni specifiche come quelle ravvisate in via don Bosco».

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