Mancano 4 milioni di euro
torna lo spettro dell'aumento Irpef

Tra tagli dei trasferimenti e federalismo fiscale ancora non attuato il Comune si ritrova senza soldi, potrebbe rimodulare l'addizionale così da tutelare le fasce deboli e gravare sui ceti medio alti

LECCO -  Il dibattito è aperto e sicuramente fa discutere. Di certo non sono argomenti leggeri: come far quadrare i conti di un bilancio prosciugato e spolpato dalle entrate statali che diminuiscono di almeno due milioni e mezzo di euro, alle quali si aggiungono minori entrate e maggiori spese per quasi 4 milioni di euro?
«Le alternative non sono molte - commenta il sindaco Virginio Brivio  - o si tagliano tutti i servizi, da quelli sociali a quelli culturali, alla scuola civica di musica o il personale oppure si rimodula la tariffa Irpef in modo da tutelare le fasce deboli con un maggiore fascia di esenzione e si grava un po' di più sui redditi alti. Il dibattito è aperto e non nego che sia forte e acceso, non tutti in maggioranza condividono la scelta, abbiamo appena iniziato a discuterne». L'ipotesi dunque è quella di estendere l'esenzione dai 10 mila ai 15 mila euro e poi aumentare progressivamente a 0.5, 0.6.5, 0.7 e anche 0.8 per gli oltre 80 mila euro. E per quanto riguarda la parte in conto capitale invece resta aperto il problema del tribunale che ha raddoppiato i costi: <Se non ci verranno rimborsate le spese in più noi non potremo farcene carico> conclude il sindaco.

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