L’inverno demografico investe Malgrate

Malgrate Con il nuovo anno scolastico, scenderanno da 4 a 3 le sezioni della materna: ben 30 bimbi in meno

L’onda lunga dell’inverno demografico investe le scuole di Malgrate, a partire naturalmente dalla materna, dove nell’anno scolastico 2023/2024, che inizia a settembre, debutteranno i bambini nati nel 2020: gli iscritti scenderanno dai 77 dell’anno scorso a 47; le sezioni passeranno da 4 a 3. La sezione Primavera regge, con 2 gruppi come nel 2022/2023.

Da 170 a 182

L’effetto del calo demografico non si avvertirà, invece, alle elementari, dove anzi il numero degli alunni cresce, da 170 a 182 per l’ingresso nella primaria - che è dell’obbligo - di nati nel 2017, anche di origine straniera.

Vacilla invece la scuola secondaria di primo grado, che vedrà diminuire gli studenti da 125 a 120. Elementari e medie manterranno comunque invariato il numero delle classi, rispettivamente 10 e 6. Stabile è anche il Punto gioco, servizio part time per bimbi, frequentato sempre da 12 famiglie.

Il presidente della scuola materna, la “Casa dei bambini”, Stefano Spreafico, afferma: «Grazie al grande e importante supporto dell’amministrazione comunale, teniamo duro, convinti peraltro che l’asilo sia un patrimonio della collettività, che tutti devono sentire proprio e avere a cuore. A fronte del calo demografico che si riflette sulle iscrizioni, ci siamo ritrovati con le ultime bollette del gas triplicate e raddoppiati i costi per l’energia elettrica. In ogni caso, la nostra mission è continuare a garantire il massimo del servizio alle famiglie, lavorando per mantenere la struttura sostenibile e attrattiva, anche per l’utenza del circondario, grazie al valido piano dell’offerta formativa, agli spazi verdi di cui il nostro asilo dispone (e pochi altri hanno) e ad una revisione continua e attenta dell’organizzazione».

La situazione è all’attenzione altresì delle forze politiche: «Siamo vicini agli sforzi del presidente Spreafico - dichiara, per la minoranza consiliare, Francantonio Corti - che, d’altronde, aveva già prospettato mesi fa alla commissione consiliare. Ci sentiamo viceversa molto critici nei confronti dell’amministrazione comunale che, con numeri così preoccupanti, non si è degnata di portare né in commissione e in consiglio comunale, ma neppure a un tavolo di confronto informale il piano per il diritto allo studio 2023/2024: è gravissimo che, tanto più in una fase come l’attuale, si sia avvalsa della facoltà di decidere in giunta sulle problematiche e gli investimenti del Comune sulle scuole, a porte chiuse, ovvero in faccia alla cittadinanza».

Leggero rialzo

Nel piano, il Comune prevede per l’asilo un contributo di 90mila euro fissi (lo scorso anno era di 87mila, peraltro composti da più voci variabili), oltre a destinare alla scuola anche i 20.193 euro che provengono dallo Stato per il sistema educativo da zero a 6 anni e 20mila di Fondo solidarietà per gli asili nido. Inoltre il Comune porta a 7 mila euro il budget per i libri delle elementari (dai 5.800 dell’anno precedente) e a 142.870 (contro 136.116 precedenti) quello per l’istituto comprensivo statale (oltre a 2.000 euro statali). Il totale generale del piano sarà di 325mila euro, contro i 321mila del 2022/2023.

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