Lecco: il cenone di Capodanno 
Un menù per tutte le tasche

Il veglione di un 2011 di crisi non si deve necessariamente passare nell'austerità. Basta aver voglia di mettersi ai fornelli e la materia prima non manca. Vi proponiamo quattro menù, di pesce di mare e di lago, "low cost" e "de luxe".

Il veglione di un 2011 di crisi non si deve necessariamente passare nell'austerità. Basta aver voglia di mettersi ai fornelli e la materia prima non manca. Per il cenone di quest'anno vi suggeriamo quattro menu: uno di pesce di mare e uno di pesce di lago "low cost" (dai 60 agli 80 euro per 4 persone), uno di pesce di mare e uno di pesce di lago "de luxe" (dagli 80 ai 150 euro).

Menu di mare de luxe - Lo chef e titolare dell'Ittica Lecchese, Marco Corti, ci propone mousse al salmone affumicato (25 al kg), aragosta in bella vista (33 euro al kg, già pronta), risotto alle cappesante (24 al kg), spaghetti farro, broccoletti e bottarga (117 al kg), scamponi (38 al kg) al forno ricoperti di lardo di colonnata, involtino di sogliola (46 al kg) aromatizzato allo zenzero. Tutto compreso e contando le porzioni per quattro persone, circa 140-150 euro per il pesce.

Menu di mare low cost - Sempre all'Ittica Lecchese ecco la proposta economica: vol au vent ripieni di mousse di tonno (19 al kg) e uova di lompo (di tutti i prezzi), polpo (29,90 al kg) cotto al vapore con olive taggiasche, fagioli e patate, tagliolini zucchine e gamberi (14,90 al kg), pepata di cozze (2,5 al kg), branzino in crosta di sale (15 al kg), filetto di salmone gratinato al forno (13,90 al kg). In questo caso un calcolo spannometrico porta il conto a circa 70-80 euro, sempre contando porzioni abbondanti per quattro persone.

Menu di lego de luxe
- Il menu di lago, nella miglior tradizione di Pescarenico e di quello che fu il villaggio dei pescatori, è per antonomasia "povero". Anche quello più "costoso": Massimiliano Ghislanzoni, figlio di Ceko il Pescatore, propone diverse entrée: patè di lago (6,50 a confezione), alborelle in carpione (6,50, idem), salmerino in salsa verde (12 euro al kg), pigo (un particolare cavedano) in carpione (8,50 alla confezione). Questo per gli antipasti. Quindi si va al classico risotto con pesce persico (almeno 6 etti per un costo di 21 euro al kg), e si finisce con missoltini con polenta (11 euro a confezione di due), crostoni di polenta e squartone (il missoltino di pigo, 7 euro a confezione), e filetto di lavarello essiccato all'aceto balsamico (10 euro a confezione). In totale circa 80 euro per quattro persone.

Menu di lago low cost
- Non molto più economico, ma comunque al risparmio, il menu di lago "low cost". Antipasto con paté di lago (6,50), alborelle in carpione (6,50), pigo in carpione (8,50). Quindi due primi piatti: ravioli di agone (8 euro mezzo chilo), e pasta alla bottarga di lago (2,50 la confezione); due anche i secondi: missoltini con polenta (11 euro), anguilla in umido con polenta e lenticchie (20 euro al kg). Per una spesa totale di circa 64-70 euro, sempre per quattro persone.

La proposta alternativa - All'incrocio tra via Sirtori e via Nava è stato aperto da pochi giorni il negozio del pescatore triestino Lorenzo. Fa da pescheria, gastronomia e ristorante (solo 20 coperti), ma tutto fresco di giornata. La sua barca pesca in Adriatico settentrionale e lui ha il pesce solo quando i suoi uomini lo pescano. Ieri, per esempio, non ce n'era e lui vendeva prodotti gastronomici come sughetto alle vongole (i prodotti son sempre suoi, 14 euro al kg), moscardini in umido e calamari con patate (dai 20 ai 30 euro al kg già pronti). Ma per il cenone propone il suo ristorante (60 euro a testa bevande escluse) e sta aspettando da Trieste il rombo fresco: «Una cannonata con le patate». Costa 60 euro al chilo. Niente a che vedere con l'aragosta che di questi tempi viva (all'Ittica Lecchese) è arrivata a 80-100 euro, mentre l'astice è a 25 euro.

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