Lecco, la tragedia di Chiuso

Due perizie per capire

Ora si dovrà approfondire lo stato mentale della mamma, anche attraverso sms e chat

«Penso a voi in ogni istante. Amori miei, mi mancate tanto.Chiedo al Signore e a voi di darmi la forza per andare avanti.Ovunque voi siate, vi voglio bene.Ciao bambine mie. Vi prego perdonateci se potete».

Questo post risale a ieri pomeriggio alle 16. L’ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una delle zie delle tre piccole di Chiuso uccise dalla mamma domenica 9 marzo. Sono passate poco più di due settimane dalla tragedia che ha scosso Lecco, ma l’eco della morte delle sorelline Dobrushi, Simona di 13 anni, Keisi di 10 e Sidny di 3, non si è ancora smorzata.

In ospedale

Proprio in queste ore la Procura della Repubblica di Lecco, che sta coordinando le indagini dei carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia cittadina, dovrà prendere importanti decisioni dal punto di vista dell’inchiesta. Dovrebbe

essere stata presa una decisione in merito alla perizia psichiatrica. Così come è anche probabile la nomina di un consulente anche per una seconda perizia, quella sui cellulari e gli apparecchi tecnologici in dotazione alla famiglia Dobrushi nell’appartamento di corso Bergamo.

Il servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola mercoledì 26 marzo

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