Lecco, Pdl allo sbando
«L'unità è d'obbligo»

Il partito lacerato più che mai dopo il rinvio del congresso per prendere tempo e mettere insieme una lista unitaria. Una scelta imposta dal coordinamento regionale e nazionale, secondo i brambilliani. Compresi Formigoni e La Russa. Ma le parti in lotta si smentiscono a vicenda.
Virginia Tentori, sostenitrice dell'ex ministro al turismo: «Dov'è lo scandalo delle decisioni imposte dall'alto? Anche Nava e Boscagli sono stati nominati così»

LECCO - E' scoppiato il finimondo nel partito lecchese che sembra allo stremo. La scelta unitaria calata dall'alto all'ultimo momento che obbliga le parti in causa a trovare un difficilissimo accordo, visto che l'unità non esiste, ha fatto infuriare Daniele Nava, Mauro Piazza e Cl. Una scelta che arriva direttamente dal coordinamento regionale e nazionale, La Russa e Formigoni compresi, secondo i sostenitori della deputata del Pdl. Ma le parti in lotta si smentiscono a vicenda.
Gli avversari della Brambilla la accusano di avere mosso mari e monti per ottenere un rinvio del congresso utile a mettere insieme un accordo impossibile per evitare il suo inevitabile tonfo politico in casa.
Ma i brambilliani giustificano questa scelta calata dall'alto. Virginia Tentori, sostenitrice dell'ex ministro: «Dov'è lo scandalo delle decisioni imposte dall'alto? Anche Nava è stato imposto dall'alto come candidato alla Provincia, come pure Boscagli in Regione». L'unità, inoltre, continuano a ribadire i sostenitori dell'ex ministro al turismo, è indispensabile per un partito forte, in grado di dare risposte alla crisi del territorio, di rispondere alle aspettative degli elettori e di affrontare la prossima tornata elettorale.

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