Lecco, ordinanza di sgombero
per i nomadi giostrai al Bione

LECCO - Tutto è nato dalla richiesta di una bombola del gas, anche per via del freddo che sta attanagliando Lecco. Un mezzo della Polizia Locale, una gazzella dei Carabinieri, due pantere delle Volanti. Un piccolo esercito opposto a quattro roulotte, un furgone e sette componenti (nonna, mamma, fratello, tre figli e nuora), della famiglia Blegj, lecchesi di nascita per la gran parte e residenti... in casa comunale. Infatti, pur essendo nomadi, hanno la residenza all'albo pretorio del Comune.

Eppure la loro città non li vuole. O, meglio, un'ordinanza emessa anni fa dall'ex sindaco Antonella Faggi negli anni 2000, impedisce che nei parcheggi dietro i campi sportivi del Bione si sosti a mo' di campeggio. Così che i nomadi giostrai, lecchesi, da sempre conosciuti e soggiornanti in questa zona (senza mai una lamentela da parte di nessuno), ieri erano tutti sul marciapiede per cercare di capire come mai li volessero cacciar via. Fortunatamente, almeno ieri, ha prevalso il buon senso e dopo mezz'ora di conciliaboli, il presidio ha smobilitato e i Blegj sono rimasti.

La cronaca dell'episodio e le interviste sull'edizione del quotidiano La Provincia di Lecco in edicola giovedì 9 febbraio 2012.

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