Lecco: operazione Oversize
Ora si ritorna in appello

La corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato da quattro imputati: secondo i giudici non c'erano adeguati riscontri esterni alle dichiarazioni dei pentiti

LECCO: Non ci sono adeguati riscontri esterni alle dichiarazioni fatte dai collaboratori di giustizia. Con questa motivazioni i giudici della Corte di Cassazione hanno accolto i ricorsi presentati dagli avvocati di alcuni degli imputati coinvolti nell'inchiesta legata all'operazione Oversize.
Quattro degli imputati (Emiliano e Giacomo Trovato, Carmine Sirianni e Paolo Schillaci) si sono visti "cassare" la condanna e dovranno così ritornare davanti ai giudici della corte d'appello. L' «Operazione Oversize», scattata nel dicembre del 2006, era stata condotta dalla Dda di Milano e dalla Procura di Lecco. Aveva portato all'emissione di circa 50 ordini di custodia cautelare e quasi altrettante erano le persone indagate a piede libero.
Numerosissimi i capi d'imputazione contestati, a vario titolo, dai magistrati. Si andava dall'associazione a delinquere di stampo mafiosa, allo spaccio di sostanze stupefacenti, in associazione, ad altri numerosi delitti previsti dal codice penale.

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