Lecco: la morte di Pio Galli
Le lacrime delle sue tute blu

Mercoledì 14, in via Besonda a Lecco - dove è ospitata la camera ardente di Pio Galli - c'è stato un via vai continuo e silenzioso di uomini e donne, tutti ormai pensionati, che con Pio Galli hanno condiviso battaglie, sacrifici, speranze. Giovedì 15, alle 14,30, i funerali in via Besonda.

LECCO - Le lacrime mute di tanti ex operai. I volti della dignità e dell'orgoglio del lavoro. Volti di uomini che in fabbrica hanno sopportato sacrifici oggi inimmaginabili e che guardavano a Pio Galli come ad un riferimento che poteva aiutarli a sopportare il pesante fardello della fatica quotidiana.
Mercoledì 14, in via Besonda - dove è ospitata la camera ardente di Pio Galli - c'è stato un via vai continuo e silenzioso di uomini e donne, tutti ormai pensionati, che con Pio Galli hanno condiviso battaglie, sacrifici, speranze. Soprattutto speranze in un futuro migliore, più giusto, con meno disuguaglianze e con più democrazia. Un futuro che forse non è mai diventato oggi. Era questa la gente di Pio Galli. Uno sguardo, una lacrima trattenuta, poi le condoglianze alla vedova Ambrogia - che, con il grande sindacalista della Fiom ha condiviso una vita piena di soddisfazioni e gioie ma anche di dubbi e incertezze - e ai figli Ivan e Laika.
A rendere omaggio a Galli anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio che giovedì 15 ai funerali (in programma alle 14,30 in via Besonda) ricorderà l'impegno dell'uomo, del partigiano, del sindacalista. Ieri un ultimo saluto anche da Antonio Pizzinato, ex segretario generale della Cgil e parlamentare del Pds.
Tra le corone di fiori portate nella camera ardente, spiccava quella di Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, forse anche un auspicio di unità sindacale per la quale tanto si è speso Galli.

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